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cronaca

Colpo di scena: anche un adulto nel branco degli orfani

Il raid notturno fatto di insulti e sputi, sarebbe durato circa un’ora prima che la baby gang con l’adulto si allontanassero a bordo della Uno bianca.

fonte lavocedimanduria.it

Non solo minorenni o giovanissimi in cerca di scene choc da filmare e condividere nelle chat. Del branco che insistentemente ha insidiato sino alla tortura il pensionato manduriano Antonio Cosimo Stano, morto per cause ancora da accertare, avrebbe fatto parte anche un adulto. A raccontare la sconvolgente circostanza ridisegna aggravandone i contorni di questa già orrida cronaca, è stato lo stesso Stano in una denuncia che lui presentò alle forze dell’ordine. Di questo esisterebbe prova nel verbale redatto intorno ai primi giorni dello scorso mese di marzo. Nella denuncia presentata ai carabinieri di Manduria, dove il sessantaseienne si sarebbe recato spontaneamente, si parla di due episodi di aggressioni avvenuti nei giorni precedenti da parte di un gruppo di 4 – 5 ragazzi accompagnati da un adulto. Stano non era riuscito a riconoscere nessuno dei suoi assalitori ma aveva fornito una descrizione della persona adulta. Si sarebbe trattato di un uomo tra i 30 e 40 anni, di statura alta e con capelli neri. Sempre nella denuncia, Stano indicò la presenza di una Fiat Uno di colore bianco utilizzata dalla gang. Nel suo racconto abbastanza lucido, il pensionato racconta che la sera precedente era stato svegliato dal rumore di calci alla porta. Racconta poi che l’autore di quei colpi era proprio la persona adulta che lo invitò fuori dove gli avrebbe sferrato un calcio colpendolo ad una gamba.

Il raid notturno fatto di insulti e sputi, sarebbe durato circa un’ora prima che la baby gang con l’adulto si allontanassero a bordo della Uno bianca. L’inquietante presenza di quello stesso adulto nel gruppo di ragazzini annoiati e violenti sarebbe stata indicata da Stano come duratura «da molti anni». L’inchiesta sulle scorribande della baby gang che secondo la stessa vittima, almeno in alcune occasioni, sarebbe stata guidata da un adulto, segna la prima data in sede di giudizio. Martedì prossimo 14 maggio, al Tribunale del riesame è prevista l’udienza per discutere la richiesta di revisione delle misure cautelari a carico dei due maggiorenni indagati, Gregorio Lamusta di 19 anni e Antonio Spadavecchia di 23, rispettivamente difesi dagli avvocati Alfredo Vitale e Lorenzo Bullo il primo e Franz Pesare con Armando Pasanisi il secondo. Per i minorenni rinchiusi nel carcere minorile di Bari, sei in tutto, tra i sedici e i diciassette anni, i giudici del riesame non hanno ancora stabilito una data. Ieri i minorenni, nel carcere Fornelli di Bari dove sono rinchiusi, hanno ricevuto la vista dei rispettivi difensori coi i quali hanno trattenuto un intenso colloquio. All’uscita del penitenziario gli avvocati hanno dichiarato di averli trovati profondamente prostrati e pentiti di tutto.

Intanto gli investigatori del commissariato di polizia di Manduria che conducono le indagini alla guida del vicequestore aggiunto Antonio Gaetani, continuano a raccogliere testimonianze e a convocare persone, non solo minorenni, da ascoltare in qualità di informati sui fatti. Riflettori sempre accesi, infine, per l’individuazione delle ragazze che potrebbero aver preso parte a qualche assalto al civico 8 di via San Gregorio Magno dove Stano viveva da solo e abbandonato da tutti. Tranne che dal branco.

Nazareno Dinoi