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118 : la nuova legge mette in ginocchio le onlus

fonte sanitasalento.it

Dieci euro al giorno, per un compenso non superiore a 150 euro mensili. Tanto è il rimborso previsto ad un volontario, secondo la legge nazionale del terzo settore, che entrerà in vigore a partire dal prossimo mese di agosto.

118 senza personale
“Bisogna fare presto – avverte Floriano Polimeno, segretario provinciale della CGIL – ad assumere personale nelle associazioni onlus che erogno servizio 118, in convenzione con l’asl. Dal prossimo mese infatti, le associaizoni non riusciranno economicamente a individuare personale, alla cifra stabilito dalla nuova legge, tenuto conto che oggi un volontario riceve 35 euro giornaliere.” La normativa sancisce di ridurre il compenso, in alternativa, impone l’assunzione. “Una scelta questa, difficile da sopportare economicamente dalle associazioni – dice il sindacalista – con gli effetti che già si stanno vedendo in questa calda estate 2019. La costa del Salento, conta appena tre postazioni 118, su 11, proprio perché – chiarisce Polimeno – le onlus non si imbarcano in situazioni, sapendo che non potranno poi sostenerle, motivo per cui non partecipano neanche al bando pubblicato dalle asl.”

Blocco dell’Areu, che avrebbe ridisegnato la rete dell’emergenza
Urge l’assunzione quindi di personale all’interno delle asl, tramite un concorso, pena un servizio di emergenza – urgenza insufficiente a coprire il territorio. Il 10 gennaio scorso – ricorda Polimeno – la III Commissione consiliare, approvava a maggioranza il disegno di legge sul sistema dell’emergenza – urgenza, che prevede l’istituzione dell’Azienda regionale dell’emergenza urgenza della Puglia, l’AREU. Nelle intenzioni questa nuova Agenzia ridisegna l’attuale assetto del 118, internalizzando il personale attualmente impiegato nelle varie associazioni di volontariato, che operano nel settore.” Da allora non si è mosso alcunché, fa capire Polimeno.

Eppure si tratta di assumere una cosa come circa 4 mila persone. Purtroppo, quel disegno di legge non è ancora arrivato in Consiglio per essere discusso e approvato. Dell’AREU non si parla più, proprio in questo contesto in cui ad avviso di questa Organizzazione Sindacale, l’istituzione dell’Agenzia, darebbe una risposta alla legge del Terzo Settore, con la possibilità di stabilizzare tutti gli operatori, di professionalizzarli, di garantirli dal punto di vista occupazionale e di coordinarli all’interno di un servizio di 118, che fa capo esclusivamente alla Regione.”

“Vale la pena ricordare -conclude Polimeno – che in ballo c’è la salute e la qualità delle nostre vite.”