la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

notizie

Coronavirus Puglia, salgono ancora i contagi: 65 su 2.753 test. 56 positivi nel Barese: 29 rientrati da viaggio in Calabria

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno.it

BARI – Continuano a salire i contagi da Covid 19 in Puglia: su 2.753 test per l’infezione sono stati registrati 65 casi positivi: 56 solo in provincia di Bari, 3 nella provincia BAT, 5 in provincia di Foggia, 1 in provincia di Lecce. Nessun caso a Brindisi e Taranto. Fortunatamente non sono stati registrati decessi.

Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 300.338 test, mentre 4.029 sono i pazienti guariti. Invece 748 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 5.333, così suddivisi: 1.821 nella Provincia di Bari; 432 nella Provincia di Bat; 705 nella Provincia di Brindisi; 1.357 nella Provincia di Foggia; 668 nella Provincia di Lecce; 309 nella Provincia di Taranto; 38 attribuiti a residenti fuori regione; 3 provincia non nota.

I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti.

Dichiarazione del DG della Asl Ba, Antonio Sanguedolce: “Oggi, in provincia di Bari, abbiamo registrato 56 casi di positività al SARS Cov2. 29 sono cittadini di Bari e provincia rientrati da un viaggio in pullman organizzato in Calabria. Otto, invece, sono contatti stretti di casi già individuati. Sugli altri invece sono in corso gli approfondimenti del Dipartimento di prevenzione per ricostruire la catena del contagio e isolare eventuali nuovi focolai. E’ necessario – conclude Sanguedolce – che i cittadini si attengano rigorosamente alle regole note per prevenire il diffondersi del contagio: mantenere le distanze interpersonali; usare la mascherina; igienizzare frequentemente le mani con soluzioni idroalcoliche”.

Dichiarazione del DG della Asl BAT, Alessandro Delle Donne: “Sono 3 i casi positivi registrati oggi nella provincia Bat, di cui 2 riconducibili a casi positivi registrati nei giorni scorsi. Un solo caso risulta sintomatico”.

Dichiarazione del DG Asl Fg, Vito Piazzolla: “Sono 5 le nuove positività al COVID rilevate in provincia di Foggia nelle ultime 24 ore. Si tratta di 2 casi collegati a focolai già noti e circoscritti; 2 persone rientrate, rispettivamente, da Sardegna e Campania; 1 persona sintomatica, individuata grazie alla segnalazione del medico di medicina generale. Per tutti è stata disposta la sorveglianza sanitaria attiva. Per i nuovi casi, non collegati a focolai preesistenti, il servizio di Igiene aziendale sta prontamente ricostruendo le catene di contagio”.

Dichiarazione del DG Asl Lecce, Rodolfo Rollo: ‘L’unico caso registrato oggi dal Dipartimento di prevenzione riguarda un residente in provincia di Lecce, entrato in stretto contatto con un positivo di fuori Regione”.

Il commento di Emiliano – «Comunque la pensiate» adottate «sempre le semplici regole di prevenzione che sono l’uso corretto della mascherina, il distanziamento e igienizzarsi spesso le mani”: lo scrive su facebook il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, riportando sulla sua pagina il nuovo bollettino regionale sui contagi Covid registrati oggi. Emiliano scrive anche che su 117 persone ricoverate «cinque sono in terapia intensiva e 631 in isolamento domiciliare». 

L’appello del prof. Gesualdo: Coronavirus si distrugge solo con responsabilità collettiva – «È arrivato il momento della responsabilità: nei comportamenti certamente, ma anche nelle parole. La salute è un bene pubblico e va tutelata.
Non solo dai noi medici che siamo in prima linea e che ci impegniamo in corsia ogni giorno. Ma anche e soprattutto dalla politica. Si lasci fuori la salute da dispute e polemiche che non hanno nulla di scientifico e che rischiano di diffondere allarmi infondati e di indurre atteggiamenti scorretti». È l’appello del Presidente della Scuola di Medicina dell’Università di Bari, prof. Loreto Gesualdo e coordinatore del Centro Regionale Trapianti, tra i medici in prima linea nella fase più dura della emergenza sanitaria da Coronavirus. «Siamo ormai entrati nell’era della “schizofrenia da coronavirus”, quando tutta la popolazione invece dovrebbe essere “semplicemente” invitata ad essere “responsabile e attenta alla salute pubblica». «I mesi di marzo e aprile – spiega il prof. Gesualdo – sembrano ormai lontani ma non è così!  Per chi ha vissuto in prima linea l’emergenza COVID sembra inverosimile leggere dichiarazioni di politici, epidemiologi, medici, opinionisti su falsi allarmismi, indebolimento della contagiosità, ricoveri inappropriati e altre considerazioni che nulla hanno a che fare con le indicazioni sia del mondo scientifico che delle Istituzioni sanitarie ufficiali». «La verità – spiega dati alla mano il presidente Gesualdo – è che il Policlinico di Bari, rimasto COVID free per qualche settimana ha in questo momento 5 pazienti – ripeto 5 – ricoverati in rianimazione, 3 in unità semitensiva Pneumologica e 39 sintomatici in malattie infettive e clinica Baccelli».  «Sebbene molti pseudo esperti parlano di virus indebolito o addirittura non presente nella popolazione, noi, che siamo stati e siamo ogni giorno in prima linea, continuiamo a combattere per l’unico e solo obiettivo: la salute dei cittadini, nessuno escluso. Ricordo a tutti noi – conclude Gesualdo – che la salute è un bene pubblico. La situazione del contagio mondiale è allarmante. In Italia i contagi crescono e ieri sono stati più di 1400. In Francia più di 7000. Il resto di Europa non è messo meglio. E siamo solo alla fine di agosto. Abbiamo ormai capito che è una infezione virale più pericolosa dell’influenza per letalità e complicanze». «Pertanto – ripete il prof. Gesualdo – invito tutti al senso di responsabilità. Che vuol dire: mascherina, distanziamento e igiene delle mani. Ma anche alla collaborazione affinché si possa evitare un secondo lockdown. Scenario questo che sarebbe deleterio per tutti noi, politici e non. E’ arrivato il momento della responsabilità. Vi prego – sottolinea infine – torniamo ad essere il grande popolo che abbiamo dimostrato di essere nei mesi scorsi, quando siamo stati un esempio per il mondo intero. La nostra Sanità pubblica è un grande strumento di difesa, se esso viene utilizzato con consapevolezza e responsabilità. Di tutti noi».