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Scuola, in Puglia la protesta dei presidi: “No alla riapertura delle superiori il 7 gennaio, serve più tempo”

Fonte: bari.repubblica.it

L’associazione dei presidi propone di far rientrare a scuola il 50% degli studenti con un unico turno prolungando però di qualche giorno la didattica a distanza e spostando il rientro al 15 o 18 gennaio per dare il tempo per organizzarsi. Riunione in Regione all’inizio della prossima settimana: non si esclude didattica a distanza su richiesta. Un incontro “urgentissimo” con il presidente della Regione Michele Emiliano, e gli assessori alla Sanità, Trasporti e istruzione, è stato chiesto dall’Anp Puglia (Associazione dei presidi) in vista della conclusione delle attività dei vari tavoli di “coordinamento” istituiti dall’ultimo DPCM presso le prefetture per regolare la ripresa delle attività nelle scuole superiori.

“Non nascondiamo la nostra delusione – afferma il presidente, Roberto Romito – per la sostanza di gran parte delle decisioni assunte dai partecipanti ai tavoli fra i quali, non figuravano le scuole, sebbene esse siano a tutti gli effetti pubbliche amministrazioni dotate di autonomia funzionale e organizzativa”.

Romito parla di “delusione e forte preoccupazione” per il fatto che i tavoli in prefettura hanno “preso atto della sostanziale rigidità dell’offerta (dei trasporti, ndr) e, quindi, hanno scaricato sulle scuole l’onere esclusivo di modificare la propria domanda attraverso la diversificazione in due turni degli orari di ingresso e di uscita, che è stata loro imposta dalle varie deliberazioni prefettizie”.

“Pertanto – prosegue – si ripete lo schema perverso che da mesi stiamo denunciando: i trasporti (e la sanità, e l’edilizia scolastica) non si adeguano né si potenziano significativamente, o rimandano tali eventi al futuro; le scuole, invece, oggi come ieri e come domani, si devono adeguare, con lo stravolgimento totale del loro assetto organizzativo, faticosamente raggiunto in mesi di lavoro ininterrotto, tra infinite e mutevoli disposizioni, norme e protocolli”. Per l’Anp, “la diversificazione in due turni apre più problemi di quanti non ne risolva”.

L’associazione propone invece di far rientrare a scuola il 50% degli studenti con un unico turno prolungando però di qualche giorno la didattica a distanza e spostando il rientro al 15 o 18 gennaio per dare il tempo per organizzarsi. “Questo – conclude – abbiamo proposto ai vari ‘tavoli’ regionali  l’ultimo dei quali tenutosi lo scorso 30 dicembre, al quale sono risultati però assenti, con nostro disappunto, proprio i rappresentanti della Regione Puglia”.

L’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, convocherà nei primi giorni della prossima settimana una riunione con l’Ufficio scolastico e i sindacati, alla quale parteciperà anche l’assessore alla Sanità, Pierluigi Lopalco, e l’assessora ai Trasporti, Anita Maurodinoia, per fare il punto della situazione in vista del 7 gennaio, data che dovrebbe vedere la riapertura delle scuole in tutta Italia.

Le prefetture pugliesi hanno già adottato dei piani operativi seguendo le indicazioni arrivate da Roma e ci si sta preparando al rientro a scaglioni degli studenti, con orari d’ingresso e uscita differenziati. Tra le ipotesi, non è da escludere che la Regione Puglia, considerata anche la situazione epidemiologica che vede un calo molto lento dei contagi, possa decidere di prorogare l’ordinanza che concede ai genitori la possibilità di decidere tra didattica in presenza e a distanza.