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cronaca

Carcere, sotto sequestro altri micro-telefoni

La Polizia penitenziaria ha sequestrato altri micro-telefoni, nascosti in carcere, dai detenuti. “Nel corso di una perquisizione in un reparto detentivo del circuito alta sicurezza (criminalità organizzata), sono stati rinvenuti tre micro-cellulari ancora funzionanti completi di caricabatteria e scheda sim.

Sono stati rinvenuti in tre celle diverse- ha dichiarato Pasquale Montesano, segretario generale aggiunto dell’Osapp- uomini e donne della Polizia Penitenziaria di Taranto hanno messo a segno un ulteriore colpo per destabilizzare l’arroganza della criminalità organizzata nel carcere tarantino, struttura che registra il più alto indice di sovraffollamento oltre che della Puglia, osiamo dire, a carattere nazionale.

L’obiettivo sindacale è quello di portare all’attenzione del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria come delle restanti Autorità politiche la disastrosa e drammatica situazione del sistema penitenziario in Puglia, le inottemperanze in tema di relazione tra le Parti e nell’equa e trasparente gestione del Personale, il quale con l’emergenza e gli effetti del Covid 19, si trova oggi ad affrontare ulteriore grave disagio legato all’apertura del nuovo reparto di Taranto, in una struttura già estremamente gravata dallo straordinario affollamento e la gravissima carenza degli organici- prosegue il segretario dell’Osapp- evidente il quadro per gli aspetti correlati alla dotazione organica necessaria per far fronte all’incremento della capienza detentiva ordinaria, tanto da determinare decisione prive di attenzione per le risorse disponibili e per tutte le dinamiche legate alla sicurezza e alla funzionalità, per l’utenza e principalmente per il personale di Polizia Penitenziaria sottoposto ad ulteriore sacrificio, sotto organico, senza vestiario, senza formazione, senza vedersi retribuire servizi di missione e straordinari, senza vedersi riconosciuto il diritto alle ferie, soggetto a aggressioni e non solo, comunque in uno scenario drammatico che potrebbe determinare svolte di estrema pericolosità e di stress da lavoro correlato per precise responsabilità dell’amministrazione penitenziaria e della fallimentare politica di governo. La Puglia può ospitare a pieno regime strutturale 2284 detenuti mentre allo stato ne ospita circa 3400 e registra una carenza negli organici tra 300 unita di cui tra le cui 80/100 solo a Taranto”.