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Dl sostegni bis approvato dal Consiglio dei ministri. In diretta la conferenza stampa di Draghi

Fonte: rainews.it

Nella volata finale sarebbe spuntato il tentativo di garantire un nuovo finanziamento degli incentivi per la rottamazione e l’acquisto di veicoli meno inquinanti, anche se sempre a benzina o diesel. Quanto al Superbonus, in attesa della proroga per tutti al 2023 che dovrebbe arrivare con la manovra, il sottosegretario Gava annuncia uno stanziamento di altri 8 miliardi.

Le misure sul tavolo E’ di 77 articoli la bozza del decreto sostegni bis arrivato in consiglio dei ministri. Il provvedimento contiene i ristori a fondo perduto, misure per la liquidità, un pacchetto per il lavoro, il rifinanziamento del rem, fino ad uno stanziamento ad hoc di 100 milioni per le attività chiuse e fondi a favore di agriturismi e aziende vitivinicole. Stanziamenti anche a favore della sanità e della lotta al Covid

. Il nuovo pacchetto di aiuti all’economia finanziato con i 40 miliardi di extra deficit approda in Consiglio dei ministri. Il governo vuole liberare 18 miliardi di nuovi indennizzi alle imprese e alle partite Iva colpite dalla pandemia e sostenere comuni e famiglie in difficoltà.

Nel dl dovrebbe rientrare il rifinanziamento degli incentivi per l’acquisto di auto poco inquinanti fino alla fine dell’anno, un intervento atteso che imprimerebbe un’ulteriore spinta al settore che prova a rialzare la testa.

Nel Sostegni bis cambia la macchina degli indennizzi con uno schema in due tempi che prevede subito la replica dei contributi automatici a fondo perduto sulla base della perdita di almeno il 30% del fatturato tra 2020 e 2019, e un’integrazione per le chiusure dei primi tre mesi dell’anno (in totale circa 14 miliardi) e poi un fondo di perequazione per garantire un conguaglio di fine anno sulla base dei risultati di esercizio, al quale saranno destinati altri 4 miliardi aggiuntivi. Parte di questo fondo, ancora non quantificata, o un altro fondo ad hoc gestito dal Mef e dal Mise, servirà per risarcire le attività che resteranno chiuse e che non fatturano da mesi, come sale gioco e discoteche, per le quali si ragiona su una sorta di forfait.

Prevista anche la proroga di un altro mese, al 30 giugno, del termine di sospensione delle cartelle fiscali e dei pignoramenti, che un comunicato del Mef fissava al 31 maggio. Mentre non dovrebbe rientrare la possibilità di rateizzazioni ultra-diluite fino a 10 anni per le imprese che hanno perso almeno il 30% del fatturato a causa del Covid.

Allo studio un potenziamento del bonus vacanze introdotto nel 2020 e prolungato dal decreto Milleproroghe fino al 31 dicembre 2021 che potrebbe essere rifinanziato e utilizzato per più strutture.

Il pacchetto lavoro da 5-6 miliardi che il governo si appresta a definire prevede una serie di interventi volti a scongiurare le conseguenze della fine del blocco dei licenziamenti, a partire dal contratto a tempo indeterminato di rioccupazione incentivato con l’esonero contributivo al 100%, fino a 6mila euro su base annua, per la durata di sei mesi per reinserire i disoccupati nel mercato del lavoro. A quanto si apprende da fonti di governo, è entrata all’ultimo nel dl Sostegni bis in Cdm una norma ‘anti licenziamenti’ voluta dal ministro dem, Andrea Orlando. Per le aziende che chiedono la cassa Covid entro fine giugno il blocco dei licenziamenti è prorogato al 28 agosto. Dal primo luglio le aziende che utilizzano la cassa ordinaria non dovranno pagare le addizionali a condizioni che non licenzino.

Settanta milioni per i centri per l’impiego e Anpal commissariata. Alla guida dell’agenzia per il lavoro non ci sarà più un presidente ma un direttore “scelto tra esperti ovvero tra personale incaricato di funzioni di livello dirigenziale generale delle amministrazioni pubbliche in possesso di provata esperienza e professionalità nelle materie di competenza dell’Anpal ed è nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali”.

Per il comparto commercio e turismo viene reintrodotto lo sgravio contributivo per le imprese che non richiedono la cassa integrazione pur avendone usufruito in precedenza. Tra le proposte del ministro Orlando anche quella di prevedere per le aziende che a giugno vedranno sbloccati i licenziamenti, e che hanno registrato un calo del 50% del fatturato, la possibilità di stipulare un contratto di solidarietà che porterebbe la retribuzione al 70%. Si valuta anche di abbassare la soglia a 100 dipendenti, sia per lo scivolo che per la riduzione dell’orario, nel contratto di espansione. Ci saranno anche altri 2 mesi di indennità per stagionali e lavoratori del turismo e dello spettacolo. Una nuova una tantum di 1.600 euro per i lavoratori stagionali del settore del turismo e degli stabilimenti termali.  In arrivo anche la proroga delle misure introdotte nel decreto Liquidità lo scorso anno, in piena pandemia. I prestiti agevolati con garanzia Sace o Fondo pmi dovrebbero essere estesi fino al 31 dicembre dall’attuale scadenza del 30 giugno. Per i prestiti fino a 30mila euro con garanzia del Fondo pmi il rimborso verrebbe esteso dagli attuali 6 anni a dieci, ma l’attuale garanzia al 100% scenderebbe al 90%. Il reddito di emergenza sarà rifinanziato per quattro mensilità e saranno stanziati circa 600 milioni per i Comuni da destinare agli sconti Tari per le attività che non fatturano da mesi. Ai sindaci saranno destinati anche 500 milioni per i buoni per la spesa, gli affitti e i pagamenti delle utenze domestiche delle famiglie in difficoltà. Confermato anche il rinvio della plastic tax a gennaio 2022, ci sarà un nuovo fondo da 100 milioni per il wedding e lo sport, e un rifinanziamento del fondo montagna di circa 100 milioni. Attesi anche altri 500 milioni per la scuola. Resta in sospeso il tema degli incentivi fiscali alle fusioni bancarie, ovvero la possibilità di trasformare in credito d’imposta le imposte differite attive, le cosiddette Dta. Altro tema aperto Alitalia: il governo dovrebbe inserire nel dl un finanziamento di 100 milioni di euro per garantire l’operatività della compagnia e il pagamento degli stipendi in attesa che si sblocchi la trattativa con l’Ue per l’avvio di Ita, che potrebbe alla fine contare su un finanziamento di circa 800 milioni di euro. Nella bozza compaiono 200 milioni per il fondo a sostegno delle grandi imprese nato con il cura italia, 100 milioni per il fondo di compensazione a favore del settore aereo e 300 milioni per quello di sostegno al settore aeroportuale. Per sostenere la ripresa del traffico ferroviario è inoltre autorizzata l’ulteriore spesa di 150 milioni per il 2021 a favore di rfi, anche per ridurre il canone per l’utilizzo dell’infrastruttura ferroviaria.