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TORRE: PRIMA DELLA XYELLA….

Torre Santa Susanna- Gli uliveti, sappiamo tutti, che sono stati una risorsa economica importante per tante famiglie torresi. “Oggi” purtroppo si piange la perdita di storici e secolari uliveti sparsi nelle contrade di Torre Santa Susanna. Nei tempi che furono, la raccolta delle olive veniva effettuata a mano da personale solo femminile con una paga giornaliera di 400 lire per arrivare a 700 lire nella fine degli anni sessanta quando cambiò metodo e modo della raccolta delle olive.

Si partiva all’alba, con i traini a volte anche piovendo e con il gelo, con le spalle piegate e le punta delle dita, si raccoglievano le olive tra l’erba alta e le spine. Un lavoro sacrificante e martoriante, si prendeva pace quando si passava a raccoglierle dall’albero ( si spruaunu).Si saliva in gruppo sulle scale e si mettevano le olive raccolte nelle bisacce che una volta piene si svuotavano nei sacchi.

Il pane secco, che si mangiava durante una presunta pausa pranzo, veniva accompagnato con “le olive matore”che erano delle olive maturate e si erano addolcite. Come in tutti i mestieri dell’antica civiltà contadina, oltre il sudore e la fatica, vi era anche il momento di svago e di festa con canti e poesie in rime che si declamavano con la schiena spezzata dalla fatica e le punta delle dita sanguinanti.