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Porto: “Il faro delle isole Pedagne tornerà al suo antico splendore”

Fonte: brindisireport.it

Parte l’iter per la ristrutturazione del faro delle Pedagne e strutture annesse, nel porto di Brindisi. L’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico meridionale ha indetto la conferenza di servizi in forma semplificata e modalità asincrona per l’acquisizione dei pareri propedeutici all’approvazione del progetto. 

Il progetto di ristrutturazione mira essenzialmente a tutelare e a conservare il pregiato manufatto e, contestualmente, a esaltarne tutte le potenzialità, rivenienti principalmente dalla sua eccezionale collocazione. L’intervento si riferisce allo storico segnalamento marittimo denominato “Faro Rosso”, realizzato nella metà del 1800 e ubicato sull’isolotto “Traversa”, appartenente al nucleo di isole e affioranti rocciosi detto “Pedagne” che assieme alla Diga di Punta Riso, su cui è ubicato il “Faro Verde”, di più recente costruzione, delimitano il porto di Brindisi e ne indicano l’obbligata via di accesso e di uscita.

L’ente portuale, oltre a recuperare integralmente le funzioni originarie dello storico fanale, attraverso opere di consolidamento e ricostruzione delle strutture di fondazione murarie e di copertura, il rifacimento degli impianti tecnologici, dei rivestimenti murari interni ed esterni dei pavimenti e degli infissi,  la revisione della lanterna e l’ampliamento del punto di attracco dei mezzi nautici, intende valorizzare l’impianto morfologico d’insieme, esaltando il suo segno identitario quale possibile luogo di sintesi tra le attività di mera funzionalità con quelle tipiche dell’accoglienza e più in generale della fruizione pubblica. L’importo previsto è di 638 mila euro.

“Riporteremo il vecchio guardiano del mare agli antichi splendori- commenta il presidente dell’AdSPMAM Ugo Patroni Griffi- e, nel pieno rispetto delle caratteristiche costruttive e dell’impianto strutturale esistente, lo trasformeremo in una struttura di straordinaria suggestione che, oltre a raccontare a cittadini e turisti la sua storia e quella della città, potrà accogliere iniziative culturali ed essere luogo in cui praticare sport acquatici e attività legate al porto e al mare”. 

Trattandosi di un bene connotato da spiccati segni identitari, l’ente portuale ha ritenuto opportuno convocare la conferenza di servizi per valutare, congiuntamente con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio e con gli altri Enti interessati, tutti gli aspetti da tenere in conto, nelle successive evoluzioni progettuali, per assicurarsi i migliori risultati possibili, nei termini di una sua massima valorizzazione.