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“I pronto soccorso supportati da medici provenienti da altre unità operative”

Fonte: brindisireport.it

BRINDISI – Pronto soccorso al collasso e pochi medici, dopo l’allarme lanciato e lo stato di agitazione indetto, interviene l’Asl di Brindisi con un comunicato stampa: “Prosegue l’impegno della Asl di Brindisi per fronteggiare al meglio la carenza di medici, problema già noto da tempo e diffuso nelle aziende sanitarie locali della regione e in tutta Italia. Le stesse criticità si registrano nella medicina e chirurgia d’accettazione e urgenza e sono amplificate durante il periodo estivo dal maggiore afflusso di utenti”. 

Prosegue la nota dell’Asl: “Per garantire la continuità assistenziale i pronto soccorso degli ospedali di Brindisi, Francavilla Fontana e Ostuni saranno supportati da medici provenienti da altre unità operative. La direzione generale della Asl ha già inviato ai direttori del Dipartimento medico e di quello chirurgico e ai vertici di ospedali e pronto soccorso una nota per organizzare le attività”.

“Finora gli avvisi per il reclutamento di personale da impiegare nel pronto soccorso non hanno prodotto risultati di rilievo – sottolinea il direttore sanitario Vito Campanile – ma continueremo con le procedure e con altre soluzioni, come il supporto di medici di altri reparti e anche con il ricorso alle prestazioni aggiuntive, nel rispetto delle previsioni contrattuali. In due occasioni, ad agosto 2021 e a marzo 2022, la Regione Puglia ha autorizzato le Asl ad attingere a personale di altre unità operative per sopperire alla carenza di medici nei pronto soccorso. Nei primi giorni di maggio – prosegue – avevamo inviato una prima nota per prepararci a gestire questa situazione. Siamo consapevoli dell’impegno richiesto ai nostri professionisti e del disagio, sperando di limitarlo al massimo”.