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Gentori di bambini disabili, l’appello: “Aiutateci a non restare soli”

Fonte: brindisireport.it

Pubblichiamo, di seguito, la lettera della signora Emanuela Manderino, mamma di un bambino disabile che, a nome di tanti altri genitori, lancia un appello al sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi, e all’assessore ai Servizi sociali, Isabella Lettori, affinchè attivino i laboratori estivi, realizzati e gestiti, lo scorso anno, da Socioculturale.

Sono la mamma di un bambino affetto da spettro autistico, con gravi problemi comportamentali e interazionali. Scrivo questa lettera, a nome di tanti altri genitori che, come me, con la chiusura della scuola e con la sospensione del servizio di integrazione scolastica, si ritroveranno a fronteggiare una situazione alquanto complessa e difficile, poichè non hanno alcun tipo di sostegno nella gestione dei propri figli disabili.

Temiamo di sentirci soli e abbandonati senza l’aiuto concreto dei nostri educatori: senza il loro supporto, infatti, molti di noi hanno difficoltà ad avere una vita ‘’normale’’ e a svolgere attività che rientrano nella quotidianità di ogni essere umano.
Avete mai provato a recarvi in un supermercato o in un ufficio postale con un bambino autistico che non tollera l’attesa? Sapete cosa vuol dire non poter lavorare o coltivare i propri interessi e le proprie passioni, perchè non c’è nessuno che si occupi di tuo figlio in tua assenza? Sapete cosa significa non poter trascorrere serenamente una giornata al mare o fare semplicemente una passeggiata perchè si ha il timore che il proprio figlio possa scappar via o gettarsi per terra a fare capricci, con l’intento di tornare a casa? Sapete cosa prova un genitore quando è costretto a penalizzare e limitare gli altri figli nello svolgimento di determinate attività che la presenza di un figlio disabile non consente di realizzare?

No! Non lo sapete! Forse potete solo immaginarlo, ma non comprenderlo fino in fondo, perchè solo il genitore di un bambino disabile può farlo! La nostra, purtroppo, è un’esperienza devastante, fatta di immense solitudini, di incomprensioni, di sconforto per tanti diritti non garantiti a causa della mancanza di risorse finanziarie o a causa di complessi iter burocratici.

Avere un figlio disabile vuol dire avere una vita ‘’a metà’’, riorganizzare quotidianamente la propria esistenza, rivoluzionare continuamente gli orari, affannarsi perennemente al fine di rispettare il diritto degli altri figli ad una vita ‘’normale’’ e serena. Ci sono genitori che, fortunatamente, hanno la possibilità di potersi permettere economicamente, durante il periodo estivo, una figura specializzata o un servizio che possa aiutarli nella gestione del proprio figlio disabile. 

Ma c’è tanta gente, come me, che non ha tali possibilità economiche e che può solo sperare nella fruizione di un servizio gratuito che lo Stato, comunque, ha il dovere di garantire. E’ per tale motivo che rivolgiamo, dal profondo del cuore, un appello al Sindaco e alla dott.ssa Lettori, affinchè attivino, anche quest’anno, i bellissimi laboratori estivi a cui hanno partecipato i nostri figli lo scorso anno.

Si è trattato di un’esperienza bellissima che ha allietato la vita dei nostri bambini e ha conservato nei loro cuori un ricordo meraviglioso, grazie all’affetto, alla sensibilità, alla competenza, alla professionalità e alla pazienza dei nostri ‘’angeli’’, ovvero gli operatori del servizio di integrazione scolastica del comune di Brindisi.  Indubbiamente, non è semplice avere sempre a disposizione le risorse necessarie per finanziare tali progetti, ma si tratta di progetti finalizzati a garantire il benessere e i diritti dei nostri figli e siamo convinti che le risorse ci siano!

Si sente parlare spesso di ‘’tagli’’ economici e ci chiediamo come mai questi tagli colpiscano sempre le categorie più fragili, con cui il destino e la vita sono stati già tanto crudeli. Accade, purtroppo, che talvolta le risorse finanziarie vengano investite in servizi o in eventi inutili che apportano, sostanzialmente, ben pochi benefici alla comunità sociale. Sarebbe bello, invece, investire sul miglioramento della qualità della vita dei nostri ragazzi, i quali rappresentano il nostro futuro, pur nei limiti delle loro potenzialità. Noi genitori, dunque, facciamo appello alla vostra sensibilità  e alla vostra umanità affinchè portiate uno spiraglio di luce nel nostro cuore, lasciando che le speranze, per una vita migliore dei nostri figli, prevalgano sulla paura di sentirci soli e abbandonati.
Se priviamo i nostri figli del diritto di essere ‘’diversi’’, li priviamo anche del diritto di essere ‘’liberi’’. E una società civile e democratica non può consentire che ciò accada!

E’ bene ricordare che la disabilità è una dimensione della vita che appartiene alla condizione umana e non un problema da porre a esclusivo carico della famiglia: il principio dell’uguaglianza educativa costituisce, infatti, un obiettivo pedagogico-sociale in virtù del quale è necessario garantire, ad ogni essere umano, la possibilità di godere e di utilizzare tutte le opportunità che il sistema educativo nazionale, regionale e locale mette a disposizione per il pieno sviluppo della personalità e delle potenzialità dei nostri figli.

E’ per tale motivo che chiediamo che i laboratori estivi, destinati ai bambini/ragazzi disabili, non solo vengano attivati, ma diventino un servizio fisso e stabile, che non sia soggetto , annualmente,  alla disponibilità o meno di risorse finanziarie, perchè queste ultime ci sono! Aiutateci a non restare soli e a dare un po’ di felicità e di spensieratezza ai nostri bambini!’’.