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Gli applausi di un pubblico entusiasta sono l’esito dello spettacolo ”Emozioni in movimento… Oltre i confini” andato in scena ieri a Torre Santa Susanna

Torre Santa Susanna- Selene Calloni Williams (autrice di numerosi libri, documentarista e viaggiatrice) dice: ‘’Andate a teatro per nutrire l’anima’’, e non voglio credere che sia un caso il fatto che questa frase l’abbia letta oggi, dopo aver assistito ieri sera ad uno spettacolo teatrale che ha certamente nutrito l’anima di tutti gli spettatori.
Parlo dello spettacolo ‘’Emozioni in movimento…Oltre i confini’’ che hanno portato in scena ieri sera a Torre Santa Susanna i ragazzi del SAI Sadaka di Torre Santa Susanna e il SAI Farah di Latiano della cooperativa ‘’il Melograno’’ in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato 2024.
Lo spettacolo era la parte conclusiva di un progetto ben più ampio, finalizzato a rendere protagonisti i ragazzi ospiti delle Coperative: hanno infatti partecipato ad un laboratorio teatrale curato da Gianluca Cervellera il cui momento conclusivo è andato in scena prima a Latiano e poi nel nostro paese.
I ragazzi, pur approcciandosi per la prima volta al teatro, sono riusciti a portare in scena spaccati della loro storia e vita quotidiana non sempre facile per via della lontananza dalla terra natia, dalle guerre che continuano a distruggere sogni e vite e, purtroppo, anche dei pregiudizi che esistono in alcune fasce della popolazione dei luoghi in cui si trasferiscono.
Hanno parlato di emozioni sottolineando che, nonostante le diversità, le emozioni e i sentimenti ci rendono uguali, ugualmente umani e, come tali, sensibili agli eventi della vita allo stesso modo.
Hanno sensibilizzato, hanno fatto riflettere anche su quanto sia importante accorgersi del prossimo, scoprirlo e conoscerlo, il tutto in uno spettacolo di circa 50 minuti.
Gli Operatori, le Assistenti Sociali, le Mediatrici, le Psicologhe e gli Educatori sono andati in scena insieme ai ragazzi, facendosi anche loro portavoci di messaggi positivi e di elogio alla diversità.
Vi è stato però un momento che più di tutti ha unito il pubblico con gli attori, cioè quando alcuni ragazzi hanno esposto la bandiera della propria patria sulle note dell’Inno Nazionale del Burkina Faso: è stato bello vedere tutti gli spettatori alzarsi in piedi in segno di rispetto e vicinanza a quelle popolazioni martoriate dalla guerra.
Riteniamo di fare un plauso a tutti gli operatori, a Gianluca Cervellera, alla presidentessa della Cooperativa “il Melograno” e ai ragazzi che ieri hanno dato prova di quanto le diversità possano arricchirci e di quanto la solidarietà, l’accoglienza e l’amore verso il prossimo creino intorno a noi spazi di pace, proprio come i momenti che abbiamo vissuto ieri sera quando culture diverse, religioni diverse, uomini e donne di età e nazionalità diverse si sono abbracciati con rispetto.

Clarissa Randino

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