Al via la I edizione Fiera della Biodiversità a Locorotondo dall’11 al 13 ottobre
“Una vetrina internazionale sulla biodiversità di Puglia, seconda regione bio in Italia, che ci consente di recuperare ulteriormente in termini di sensibilità e credibilità, raccontando cosa c’è dietro un prodotto enogastronomico pugliese di qualità, quale storia e quali gli sforzi per tutelare la tradizione, innovando al tempo stesso”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, a margine della conferenza stampa di presentazione della prima edizione della Fiera della Biodiversità, in programma dall’11 al 13 ottobre a Locorotondo (Bari) nel comprensorio di Masseria Ferragnano. Si tratta dell’evento sostenuto dall’Assessorato Agricoltura della Regione Puglia e organizzato insieme a una serie di enti e istituzioni come il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile-Caramia”, la Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, Sinagri, l’IISS “Basile Caramia-Gigante”, l’Informatore Agrario, il Comune di Locorotondo, la Fondazione Chaire, GAL Terra dei Trulli e di Barsento e GAL Valle d’Itria.
“Stiamo lavorando molto bene con tutta la filiera agroalimentare, il partenariato – ha proseguito l’assessore – perché con la nostra biodiversità stiamo impostando l’intera programmazione e la visione di futuro. Questo significa innovarsi mentre tuteliamo qualità, le produzione e il germoplasma: manteniamo solide le nostre radici, investendo sulla nostra storia, l’identità, la cultura biodiversa, con un occhio vigile sull’innovazione e sulla sostenibilità, certi di proporre una filiera agroalimentare d’eccellenza e volàno di crescita anche da un punto di vista attrattivo turistico”.
“La Regione crede fortemente nel potenziale legato al recupero – ha sostenuto il direttore del Dipartimento Agricoltura, Gianluca Nardone -, conservazione e tutela della Biodiversità, la nostra regione rappresenta una assoluta eccellenza nel panorama nazionale. questa manifestazione è un perfetto connubio fra agricoltura e turismo perché mette in luce i punti di forza di un settore che sta crescendo negli ultimi anni. La scelta di individuare e sostenere anche economicamente i Custodi della Biodiversità (operatori che custodiscono le varietà recuperate) palesa il nostro interesse a guardare con fiducia il futuro del comparto a beneficio delle future generazioni.
La Regione Puglia, anche grazie al Programma di Sviluppo Rurale (PSR), ha realizzato una strategia efficace per la valorizzazione della biodiversità: “Siamo in piena attuazione dei progetti integrati della biodiversità, finanziati con il PSR della passata programmazione – ha dichiarato il dirigente regionale della Sezione Competitività delle Filiere agroalimentari, Luigi Trotta -, che, però, sono ancora in corso, anzi nel vivo delle attività. Oggi, in particolare, stiamo raccontando ciò che i progetti realizzano e che riguardano le colture arboree (piante da frutto, olive e vite). E siamo stati in grado così di raccogliere una mole importantissima d’informazioni. Deteniamo un patrimonio di varietà in conservazione. Sono difatti molti gli elementi che ci possono dare indicazioni su come questo germoplasma in conservazione possa essere utile nella rigenerazione dell’agricoltura in determinati territori, anche tenuto conto dei cambiamenti climatici, delle fitopatie e di tutto quello che oggi diciamo siamo abituati a ad osservare sulle nostre coltivazioni tradizionali”.
“Il lavoro realizzato dai progetti destinati alla biodiversità – ha sottolineato uno dei Responsabili scientifici dei quattro progetti integrati sulla biodiversità delle colture arboree, Vito Nicola Savino – trova il suo compimento in questa fiera perché l’attività di recupero, conservazione e tutela del germoplasma ha un senso quando viene comunicato al di fuori dei centri di ricerca, trova la sua forza nell’azione divulgativa. La fiera della Biodiversità va a beneficio di una molteplicità di soggetti: il mondo scientifico che ha questa vetrina per mostrare i risultati raggiunti ma anche la popolazione, perfino i bambini che vengono sensibilizzati da questi temi”.
Nel corso della Fiera della Biodiversità sono in programma dibattiti, escursioni d’autunno, show cooking con materie prime bio e a km0, laboratori sensoriali, mostre pomologiche sono solo alcuni degli ingredienti di un ricco programma che non mancherà di farsi apprezzare da grandi e bambini. A far da cornice dell’evento gli stand enogastronomici rigorosamente dedicati ai prodotti locali espressione di biodiversità.
Si parte venerdì 11 alle ore 16.00 con la Cerimonia di Apertura presentata dal noto conduttore televisivo Beppe Convertini alla presenza del Sindaco di Locorotondo, Antonio Bufano, del Presidente Città Metropolitana di Bari, Vito Leccese, e dell’assessore all’Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia. La cerimonia sarà l’occasione per premiare i vincitori del Concorso fotografico “Escursioni di primavera” realizzato nei mesi scorsi e dedicato alle più belle fioriture degli alberi presenti nel Centro Regionale di Conservazione del Germoplasma frutticolo, olivicolo e viticolo che ha sede negli ambienti della Fiera. Seguirà l’inaugurazione degli stand con le aziende espositrici. 34 testimonial e attori della biodiversità fra produttori e coltivatori: frutta e verdura, conserve e sott’oli, confetture, miele ma anche paste gluten free, tartufi e birrifici artigianali passando attraverso produzioni di grandi vini autoctoni. Fra questi una mention speciale va alle aziende di Slow Food dei Mercati della terra di Martina Franca e Crispiano garanzia di una filiera buona, giusta e pulita dalla terra alla tavola. Una carrellata di sapori che omaggerà tangibilmente il ricco patrimonio agricolo della Puglia anche attraverso la realizzazione degli show cooking biodiversi nel corso dei quali sarà l’AIS, Associazione Italiana Somelier della Puglia a curare l’abbinamento con i vini.
Nei giorni di sabato e domenica molte saranno le occasioni di dibattito anche a carattere scientifico con la presentazione dei risultati dei progetti regionali dedicati al recupero, conservazione e valorizzazione del ricco patrimonio di agrobiodiversità delle specie frutticole pugliesi (dal fico, al pesco, all’albicocco, al ciliegio, al susino, al mandorlo per citarne alcuni) e della vite e dell’olivo, piante che da sempre fanno parte dell’identità culturale e paesaggistica pugliese. E poiché la biodiversità è inevitabilmente parte della quotidianità perché non imparare a conoscere le componenti gustative dei frutti con l’ausilio dei cinque sensi? Il laboratorio dedicato al profilo sensoriale dei prodotti della biodiversità, Sotto il Grande Leccio, sarà l’occasione per descrivere gli odori, comprendere i sapori, e valutare a pieno le caratteristiche dei frutti della biodiversità.
Infine le Passeggiate d’autunno fra le antiche uve e ai vini monovarietali nei pomeriggi di sabato e domenica, i Giochi della Biodiversità dedicati a ragazzi in età scolare domenica mattina e le serate di venerdì 11 accompagnati dai siparietti a tema di Silvana Topin e di sabato 12 e domenica 13 animate con la Quadriglia della Biodiversità dal Gruppo Folk Città di Locorotondo. La manifestazione sarà realizzata dalla sinergia fra la Fondazione ITS Agroalimentare Puglia, il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile- Caramia”, l’IISS “Basile Caramia-Gigante”, l’Informatore Agrario, Sinagri, la BCC Locorotondo e i GAL Valle d’Itria e Trulli e Barsento, il Comune di Locorotondo e la Fondazione Chaire
Fonte: press.regione.puglia.it