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Si è svolto oggi, nell’hotel Monte Sarago di Ostuni, l’evento scientifico “Stagionalità nella prevenzione delle malattie infettive: strategie e nuove prospettive”, con il patrocinio di Asl Brindisi, Università degli Studi di Bari e S.It.I. (Società Italiana di Igiene – Medicina preventiva e pubblica).

“Oggi – ha dichiarato Stefano Termite, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi e responsabile scientifico dell’evento – abbiamo affrontato il tema della vaccinazione antinfluenzale, quella più importante in questa fase dell’anno, ma anche delle vaccinazioni anti pneumococcica, anti Herpes zoster, contro il virus respiratorio sinciziale e quella anti Covid. Nel corso dell’appuntamento abbiamo parlato di strategie e nuovi prodotti vaccinali. Abbiamo discusso anche dell’immunizzazione dei neonati con anticorpi monoclonali contro il virus respiratorio sinciziale. Prevenire queste patologie è importante soprattutto per gli anziani. L’immunosenescenza può aumentare il rischio di dieci volte rispetto alla popolazione più giovane e le comorbidità, che spesso gli anziani hanno, causano un aumento del rischio per queste patologie fino a quattro volte. Fondamentale – ha concluso – è anche l’aspetto della governance dei sistemi di immunizzazione”.

Silvio Tafuri, docente di Igiene all’Università degli studi di Bari e responsabile scientifico dell’evento insieme a Termite, ha spiegato i rischi della circolazione dei patogeni respiratori durante i mesi invernali e l’importanza di muoversi per tempo per evitare di affollare gli ospedali all’apice della diffusione dei virus. “La stagione invernale, anche se negli ultimi anni di freddo ne ha fatto veramente poco – ha spiegato Tafuri – si caratterizza per un sempre rinnovato impegno in campo vaccinale. Con l’abbassarsi delle temperature cominciano a circolare alcuni patogeni respiratori che sono prevenibili attraverso la vaccinazione. È bene fare il grande lavoro a ottobre e novembre e non portarsi molto oltre. Quanto fatto oggi rappresenta un risparmio di energie per i colleghi dei Pronto soccorso delle Medicine interne e delle Pneumologie che invece vanno in sofferenza nei mesi di dicembre, gennaio e febbraio proprio perché tanti pazienti che meritano l’intervento vaccinale non si vaccinano e vanno ad affollare i nostri reparti. L’appello, quindi, è muoversi oggi per poter evitare questo tipo di situazioni durante l’acme della diffusione dei patogeni respiratori”.

Ignazio Grattagliano, vicepresidente nazionale della Simg, la Società Italiana di Medicina Generale, ha sottolineato che “la Medicina generale partecipa molto volentieri a questi incontri di lavoro e di confronto coi colleghi dei Dipartimenti di Prevenzione e dei Distretti Sociosanitari. In campo vaccinale siamo sempre più attivi soprattutto nella vaccinazione dell’adulto e dell’anziano. La Medicina generale organizzata è in grado di gestire in maniera proattiva il richiamo vaccinale di tutti i soggetti, specie di quelli fragili. In questo senso, è da tempo che ci battiamo per l’implementazione della nostra capacità organizzativa e di supporto, con assistenti e infermieri di studio che affianchino il medico soprattutto in questi periodi di intensa campagna vaccinale che si aggiunge all’attività quotidiana del medico di famiglia”.

ASL Brindisi

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