PECULATO E TRUFFA ALLA ASL: ARRESTATO PRIMARIO ORIGINARIO DEL BRINDISINO
SAN PIETRO VERNOTICO – È originario di San Pietro Vernotico il primario dell’ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza, Cosimo Franco, finito agli arresti domiciliari con l’accusa di peculato e truffa aggravata e continuata ai danni della Azienda sanitaria locale. L’indagine, condotta dai carabinieri del Nas di Parma su mandato della Procura, ha portato alla luce una serie di gravi irregolarità nella condotta professionale del medico.Secondo quanto emerso, il dottor Franco, pneumologo, avrebbe effettuato numerose prestazioni mediche private in orari e giorni non autorizzati, talvolta sovrapponendosi all’orario di servizio ospedaliero. Nonostante fosse regolarmente autorizzato alla libera professione intramoenia e percepisse un’indennità annua di esclusività di circa 18mila euro, avrebbe omesso di registrare le visite, incassando i compensi in contanti senza alcuna comunicazione all’amministrazione dell’Ausl.Le indagini, avviate lo scorso marzo, si sono avvalse anche di intercettazioni telefoniche e ambientali che avrebbero documentato l’appropriazione indebita di farmaci destinati all’ambulatorio ospedaliero. I medicinali sarebbero stati poi “regalati” ai pazienti durante le visite private, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti.Durante una perquisizione nella sua abitazione, i militari hanno sequestrato circa 30mila euro in contanti. Inoltre, tra il 17 e il 22 maggio 2025, il medico avrebbe effettuato 37 visite private, incassando un totale di 3.510 euro, con un compenso medio di circa 100 euro a visita. Le richieste di appuntamento sarebbero state gestite direttamente tramite il cellulare personale del professionista, eludendo completamente i canali istituzionali previsti per l’attività intramoenia.In attesa che l’indagato possa fornire la propria versione dei fatti, la direzione sanitaria ha disposto nei suoi confronti la sospensione cautelare dal servizio, prevista dal contratto collettivo nazionale. A questa misura si è aggiunta anche la sospensione dall’esercizio della professione da parte dell’Ordine dei Medici, che resterà in vigore fino alla conclusione della misura cautelare.
