TRAFFICO DI DROGA NEL BRINDISINO:QUATTRO CONDANNE,UN’ASSOLUZIONE
BRINDISI – Si è concluso oggi, mercoledì 16 luglio 2025, il processo a carico di sei imputati accusati a vario titolo di reati legati al traffico e alla detenzione di sostanze stupefacenti, con attività illecite documentate a partire dal 2019 nei territori di Mesagne, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco.La sentenza è stata pronunciata dal giudice monocratico della sezione penale del Tribunale di Brindisi, dott. Adriano Zullo, nel corso dell’udienza odierna, e pubblicata mediante lettura del dispositivo.
Le condanne
ll giudice ha dichiarato Raffaele Andrioli, Fernando Antonio Bruno, Gianluca Candita e Giovanni Carbone colpevoli dei reati rispettivamente loro ascritti.In particolare:Raffaele Andrioli è stato condannato a 3 anni e 4 mesi di reclusione e a una multa di 10.000 euro. Ritenuta la continuazione tra i reati contestati è stata applicata la recidiva in forma attenuata.Gianluca Candita ha ricevuto una condanna a 3 anni e 3 mesi di reclusione e 9.000 euro di multa.Giovanni Carbone, a cui è stato contestato un unico reato al capo 40 dell’imputazione è stato condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione e 6.600 euro di multa. La recidiva contestata nei suoi confronti è stata esclusa.Fernando Antonio Bruno ha ricevuto una condanna a 1 anno e 8 mesi di reclusione e 4.400 euro di multa, con sospensione condizionale della pena subordinata allo svolgimento di attività non retribuita a favore della collettività per quattro mesi (minimo quattro ore settimanali), a partire dal 60° giorno successivo al passaggio in giudicato della sentenza, o prima, su consenso dell’imputato.Tutti gli imputati sono stati condannati anche al pagamento delle spese processuali.
Misure accessorie
In base all’articolo 29 del codice penale, il Tribunale ha inoltre disposto l’interdizione dai pubblici uffici per cinque anni nei confronti di Raffaele Andrioli e Gianluca Candita.
L’assoluzione
Il giudice ha invece assolto Antonio Muscogiuri, difeso dall’avvocato Raffaele Missere, con la formula “perché il fatto non sussiste”, in base all’articolo 530 del codice di procedura penale.
Difese
Nel collegio difensivo, oltre all’avvocato Raffaele Missere per Muscogiuri, erano presenti gli avvocati Daniela Damuri, Davide De Giuseppe e Francesco Cascione, che hanno assistito gli altri imputati.
Motivazioni
Il termine per il deposito delle motivazioni della sentenza è stato fissato in 90 giorni, come previsto dall’articolo 544, comma 3, del codice di procedura penale.L’operazione che ha portato al processo ha interessato un’area particolarmente colpita dalla criminalità organizzata legata al traffico di droga, con sviluppi investigativi avviati già nel 2019. Le forze dell’ordine avevano monitorato movimenti sospetti tra i comuni di Mesagne, San Pietro Vernotico e Cellino San Marco, che hanno portato al coinvolgimento di numerosi soggetti e alla successiva apertura del procedimento penale conclusosi oggi con la sentenza di primo grado.
