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TRANI, SEQUESTRATO LABORATORIO DI SMALTI CON SOSTANZA CANCEROGENA VIETATA DALL’UE

Trani (BT) – La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha convalidato il sequestro di un laboratorio per la produzione di smalti per unghie contenenti una sostanza potenzialmente cancerogena, insieme a oltre 12.000 flaconi pronti per la vendita e circa una tonnellata di materia prima destinata alla produzione.L’operazione è stata condotta dai Finanzieri del Comando Provinciale di Barletta, nell’ambito di un’attività di Polizia Economico-Finanziaria mirata alla tutela della salute dei consumatori e alla repressione di illeciti nel settore dei prodotti cosmetici.Durante l’intervento, effettuato in un capannone industriale alla periferia di Trani, i militari hanno scoperto un laboratorio in cui venivano realizzati smalti per manicure contenenti Trimethylbenzoyl Diphenylphosphine Oxide (TPO), un composto che sarà vietato in tutta l’Unione Europea dal 1° settembre 2025 per la sua potenziale cancerogenicità e tossicità per la riproduzione.All’interno dei locali sono stati rinvenuti oltre 200 flaconi di smalto contenenti la sostanza vietata e circa una tonnellata di materia prima della stessa composizione. Su disposizione della Procura, le perquisizioni sono poi state estese ad altri immobili riconducibili alle stesse imprese, dove sono stati sequestrati altri 11.800 flaconi già pronti per la commercializzazione.Le indagini sono scaturite da un’approfondita analisi di rischio condotta dalle Fiamme Gialle sulle aziende del territorio attive nel comparto cosmetico. L’attività investigativa ha permesso di individuare due società collegate tra loro, operanti nella stessa sede, una delle quali risultata sospetta per i volumi anomali di materie prime importate dall’estero.I rappresentanti legali delle due società sono stati denunciati alla Procura di Trani per produzione e detenzione ai fini di commercio di prodotti cosmetici gravemente dannosi per la salute pubblica.L’operazione rappresenta – sottolineano le autorità – un importante segnale dell’impegno congiunto della Procura della Repubblica di Trani e della Guardia di Finanza nel contrasto alla diffusione di prodotti non conformi agli standard di sicurezza europei, a tutela della salute dei consumatori e della leale concorrenza tra imprese.

Caterina Sollazzo

GIORNALISTA

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