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I RISULTATI DELLE EUROPEE 2014, VISTI CON L’OCCHIO STRABICO RIVOLTO ALLE COMUNALI DEL 2015

 

TORRE SANTA SUSANNA – Nella primavera del 2015, a distanza di un anno esatto dalle elezioni europee del 25 Maggio scorso, i cittadini di Torre saranno chamati alle urne per eleggere il sindaco ed il consiglio comunale. Con l’occhio strabico verso tale futuro evento, cercherò di proporre ai lettori un’analisi del voto dei Torresi delle recenti europee, per capirne lo stato d’animo, le aspirazioni e decifrarne i segnali indirizzati a partiti e classe politica locale.
Per fare ciò, dobbiamo partire dai risultati delle ultime elezioni politiche del 2013: lo schieramento di centro destra a sostegno di Silvio Berlusconi, che comprendeva Fratelli d’Italia,

Popolo delle Libertà, Lega Nord ed altre liste minori, totalizzò 2,722 voti con una percentuale del 44,8%; lo schieramento del centro sinistra a sostegno di Luigi Bersani che comprendeva il Partito Democratico, Sel e Centro Democratico ed altre forze minori totalizzò 1.593 voti con una percentuale del 26,23%; la coalizione di Mario Monti prese 392 voti ed una percentuale del 6,44%; rivoluzione civile di Antonio Ingroia 124 voti con una percentuale del 2,04%; il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo sorprendentemente totalizzò 1.080 voti ed una percentuale del 17,79%. L’affluenza alle urne, dato di base certamente non trascurabile se si vuole fare un’analisi corretta dei risultati, fu del 73,95%.
Proprio dal dato dell’affluenza alle urne, che è stata del 47,47% partiamo per confrontare i risultalti con le ultime Europee. Il 25 maggio 2014, più della metà dei torresi non è andato a votare, sommando le schede bianche e nulle (368) 8,69%, la percetuale dei voti espressi e validi scende dal 47,47 al 38,78%. Conclusione, solo quattro elettori su dieci hanno votato. Una catastrofe democratica, la percentuale più bassa mai registrata nella storia delle elezioni a Torre Santa Susanna. Il dato è allarmante e dimostra inequivocabilmente la scarsissima fiducia dei torresi nei confronti della politica.
Per non avventurarci troppo in una pletora di sole e aride cifre, sintetizzo al massimo il confronto dei dati: rispetto alle precedenti elezioni politiche del 2013, le forze di Centro Destra passano dal 44,8 al 39,79% e perdono il 5% di voti, lo schieramento di centro sinistra dal 32,06% passa all’attuale 32,08. Il movimento 5 stelle di Grillo dal 17,79% è passato al 26,08%, un balzo di circa dieci punti. Chi ha vinto, chi ha perso? I dati ci dicono che il Centro sinistra con il PD mantiene le posizioni, non perde ma neanche vince se si considera l’avanzata di Renzi in tutta Italia. Il Centro destra frammentato perde 5 punti percentuali ma si salva rispetto al tracollo nazionale subito dal partito berlusconiano e aggregati. Vince, anzi stravince il movimento di Beppe Grillo che diventa a Torre il primo partito con il 26,08% dei voti.
Nella prossima primavera i cittadini torresi saranno chiamati a votare per eleggere sindaco e consiglio comunale, i risultati che abbiamo innanzi analizzato lasciano presagire una campagna elettorale di fuoco e avvincente, con nuovi soggetti politici in campo, tanti temi scottanti sulla vita politico-amministrativa del recente passato e le proposte per il futuro del paese. Quali saranno le alleanze, i candidati sindaci, i gruppi e le forze politiche che si contenderanno il comune di Torre? Ci sono segni di consultazioni al momento sotteranee, di contatti bilaterali riservati tra esponenti politici locali ma nessuno è in grado di anticipare quali e quante saranno le liste con i rispettivi candidati sindaci e quali i programmi. Una cosa è certa, lo hanno indicato chiaramente gli elettori torresi, a Torre come in tutta Italia non c’è più spazio per i furbi della politica, non c’è più spazio per chi di giorno predica bene e di notte razzola male, non c’è futuro per chi fa promesse di posti di lavoro e di favori sapendo di non poterle mantenere, non c’è accondiscedenza per coloro che estorcono il voto con velate minacce di ritorsioni in campo urbanistico-edilizio, non ci sono altresì voti disponibili per i responsabili del dissesto urbanistico di Torre e per gli speculatori palazzinari. Saranno premiati coloro che presenteranno nelle loro liste gente fresca, possibilmente giovane (anche se, sia chiaro, i dati anagrafici non possono essere e non sono gli unici parametri di valutazione) e con le idee chiare senza escludere ciò che di buono e positivo proviene dall’esperienza del passato. A Torre vincerà il sindaco e la coalizione che più e meglio saprà interpretare la richiesta di cambiamento che proviene dai cittadini aggiornando e ristrutturando la macchina organizzativa comunale eliminando alcune incrostazioni del passato, prevarrà la coalizione che si presenterà con il volto pulito di chi pensa e agisce come pensa, con onestà e senso della realtà.
A Torre, come nel resto del “paese” vincerà la lista che non ha al suo interno palazzinari e asfaltatori abusivi di professione che istigano alla illegalità. Gli elettori torresi daranno il loro voto a chi avrà il coraggio di allontanare dalla vita politico-amministrativa residuati bellici della prima e seconda repubblica condannati definitivi per reati penali, parassiti e trans politici di ogni genere e grado, a chi darà definitiva sepoltura a cadaveri politici in fase di avanzata decomposizione.- Ma, la cosa più importante da cui nessuno dei contendenti potrà prescindere, è la pedissequa applicazione della infallibile legge del “PRIUS”.
Giuseppe PERRUCCI

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