la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

cultura e spettacolo

A Latiano l’evento “Io l’8 ogni giorno”

 

L’Amministrazione Comunale di Latiano assessorati ai Servizi Sociali e alla Cultura, con la media partnership di Idea Radio, presenta martedì 8 marzo alle 18.00 nella Saletta Imperiali un incontro dibattito in occasione della della Giornata Internazionale della Donna.

Lo spunto per aprire una riflessione sul ruolo della donna nella società contemporanea, sospeso tra il dramma della violenza di genere, le difficoltà, e le opportunità di riscatto, sarà offerto dal libro di Antonio MocciaNon picchiarla, non lo merita” edito da Prospettiva Editrice.

Al tavolo dei relatori siederanno, oltre all’autore Antonio Moccia, la psicologa e criminologa delegata dell’osservatorio Lucrezia Borgia di Bisceglie Diana Papaleo, la presidente della Cooperativa Artemide Silvia Paradiso e la presidente dell’Associazione Io Donna Lia Caprera.
A moderare l’incontro sarà la docente Paola Pizzi.

Durante la serata sono previste declamazioni di poesie di Claudio Santoro a cura di Palmina Caliando.

Non picchiarla, non lo merita” affronta il tema della violenza coniugale come risultato di un desiderio ossessivo di possesso e dominio. Emerge il ritratto di un uomo geloso e poco ragionevole che rivendica la proprietà sessuale esclusiva della congiunta e che esige sottomissione. Lui la maltratta quando lei afferma la su indipendenza e quando lei non è abbastanza sottomessa al suo gusto. Accade che lei reagisca. I problemi degli alterchi non sono legati solamente alla gelosia, ma anche ai soldi, ai lavori domestici, ai figli. L’uomo diventa veramente pericoloso quando apprende che lei vuole rompere, che lei è infedele o se lei chiude la relazione definitivamente. Lui annuncia allora che preferisce vederla morta piuttosto che saperla tra le braccia di un altro. Qualche volta l’omicidio è il punto culminante di una lite. Altre volte è il risultato di un progetto a lungo rimuginato. La morte appare come una vendetta perpetrata da un uomo allo stesso tempo rabbioso e disperato al punto di prendere in considerazione il suicidio.

Antonio Moccia sin dai suoi primi anni di studio universitario, si interessa dei mali della nostra società: la sua tesi di laurea triennale in Lettere e Filosofia, conseguita a Napoli, è una confessione dei peccati nell’Italia moderna, mentre quella della laurea magistrale in Scienze storiche si incentra su Nicola Cosentino e il “sistema camorra”. Ha già pubblicato “Da Cosentino a Lazzaro Luce. La città di Caserta nelle mani dei Casalesi” (2013) e “Uno stato complice del gioco d’azzardo e dei Casalesi” (2014). Per Falco Editore, ha pubblicato “La terra dei fuochi. Il popolo campano ucciso dalle istituzioni” (2014) e “Sistema Italia” (2015).

La partecipazione all’incontro è libera e gratuita

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version