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cronaca

INAUGURATA LA CHIESA DI SANTO STEFANO DOPO IL RESTAURO

 

Il vescovo di Oria Pisanello: “sia luogo di culto in onore del Santo Martire per una Chiesa del perdono”.

di Giuseppe Perrucci (Quotidiano del 26 Dicembre 2016)

 

A distanza di circa sei anni dalla sua chiusura per interventi di restauro e consolidamento statico, ieri mattina alle 10,00 a Torre Santa Susanna, il vescovo di Oria Mons. Vincenzo Pisanello ha ufficialmente inaugurato la riapertura dell’antica chiesa di Santo Stefano che si trova nel cuore antico del paese.

L’evento a cui ha partecipato un’enorme folla di torresi, molti dei quali rimasti fuori dal tempio affollato ben oltre il limite della capienza, ma che hanno seguito ugualmente la messa solenne concelebrata dal vescovo e dai due giovani parroci torresi di fresca nomina Don Antonio Carrozzo e Don Patrizio Missere con la compartecipazione e la regia del vice parroco Don Giuseppe Prisciano. “Oggi, ha esordito il vescovo Pisanello visibilmente sorridente, nella sua omelia, è una giornata solenne e lieta per la comunità torrese e per la chiesa.

In primis ha espressamente ringraziato l’attuale sindaco di Torre Michele Saccomanno, presente in chiesa, al quale “nella veste di senatore della repubblica va riconosciuto il merito, di aver decisamente voluto e ottenuto i finanziamenti statali per il restauro dell’antico tempio dedicato al santo martire” Il finanziamento di 155mila euro, venne stanziato nel 2010, il progetto commissionato nel 2011 e nello stesso anno ebbero inizio i lavori che si sono conclusi e collaudati felicemente nel corso del 2016.

Un lavoro difficile e complesso su manufatti che risalgono tra il 1600 ed il 1700, in costante vigilanza della sovrintendenza ai beni artistici e monumentali di Taranto e della curia di Oria. “Si restituisce pienamente al popolo di Torre, ha proseguito il vescovo, un luogo sacro che affido alla responsabilità dei due nuovi parroci con due precisi indirizzi ecclesiastici: il culto del Santo martire ed il perdono che sarà assicurato con una stabile presenza del confessore.

Un impegno importante e gravoso per i nuovi due parroci entrambi di Torre, che dal loro insediamento avvenuto nel mese di settembre scorso ad oggi, hanno spalancato le porte delle quattro chiese parrocchiali ed avviato una rivoluzionaria fase di rilancio delle attività religiose e formative, riportando in chiesa i giovani con uno spirito di grande apertura e collaborazione. La sfida per i prossimi anni a Torre, secondo Pisanello, è proprio questa “la chiesa protagonista della carità e del perdono, nel solco del messaggio di Papa Francesco.

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