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LETTI E PASTI CALDI: ROMA FESTEGGIA BERGOGLIO ABBRACCIANDO I POVERI

Per celebrare i 50 anni di ordinazione sacerdotale del suo vescovo, avvenuta il 13 dicembre 1969 in Argentina, la diocesi della capitale ha messo a punto un ricco programma di preghiera e di incontri. La Caritas ha scelto di potenziare il Piano invernale di aiuto a favore di quanti vivono per strada aumentando la capienza (200 posti in più) dei ricoveri notturni. E poi, vestiti, coperte, unità mobili…

fonte famigliacristiana.it

Papa Francesco taglia il grande traguardo dei primi 50 anni dell’ordinazione sacerdotale e Roma – la città di cui è vescovo – dà il via ad una coloratissima festa mobile fatta di preghiere in tutte le chiese; di bagni di folla tra pellegrini, giovani provenienti da tutto il mondo e un nutrito gruppo di artisti nazionali e internazionali con nomi come Lionel Richie, Mirelle Mathieu, Simone Cristicchi, Mahmood, vincitore del Festival di Sanremo 2019 e tanti altri. Ma, soprarttutto, attraverso un particolarissimo “regalo” da parte della Caritas diocesana destinato ad alleviare i disagi dei poveri tra i più poveri della Capitale durante i freddi mesi invernali.Vale a dire, una mega raccolta di coperte, sacchi a pelo, vestiti, scarpe, beni di prima necessità e l’opera instancabile di un esercito di volontari pronti ad andare incontro a tutte le problematiche dei senza fissa dimora, con ospitalità diurne e notturne a poveri bisognosi, distribuzione di pasti caldi, vestiti, allestimento di oltre 200 posti letto in una trentina di parrocchie romane tra il centro storico e le periferie – quest’anno è la prima volta che succede nell’ambito del Piano Freddo diocesano avviato il primo ottobre – che restaranno aperte giorno e notte fino al 30 aprile prossimo.

IL DONO DELLA CARITAS PROFUMA DI CARITA’

Ecco, in estrema sintesi, il simbolico “regalo” che la Caritas di Roma fa al suo vescovo, papa Francesco, in occasione dell’odierna ricorrenza dei suoi 50 anni di sacerdozio, ed in vista del compleanno del 17 ottobre prossimo quando spegnerà le classiche candeline, arrivate al rispettabile numero di 83. Un regalo “molto particolare per una doppia festa di un pontefice che ha tanto a cuore l’aiuto ai più poveri, ai bisognosi, ai cosiddetti ultimi”, spiega don Benoni Ambarus, direttore della Caritas romana, i cui volontari – già da giorni impegnati nell’attuazione del Piano Freddo  –  attraverso un appello ad hoc busseranno idealmente, e non solo, alle porte delle parrocchie, degli istituti e delle congregazioni –  “ e ai cuori di tutti gli uomini e le donne di buona volontà senza distinzioni politiche e religiose”, puntualizzano in Vicariato – per “raccogliere aiuti per il popolo dei senza casa che vive per strada e che durante i mesi invernali è costretto a soffrire pene indicibili, con tragedie che ogni anno mietono vittime tra quanti dormono all’addiaccio”. 

La Caritas romana celebra così la ricorrenza dell’ordinazione di Jorge Mario Bergoglio, avvenuta il 13 dicembre 1969 quando il futuro papa – il primo argentino arrivato “dalla fine del mondo”, come lo stesso Francesco disse la sera dell’elezione del 13 marzo 2013 – ricevette i voti sacerdotali con l’imposizione delle mani dell’arcivescovo di Còrdoba Ramòn Josè Castellano. Ma si tratta di un regalo assai particolare che produrrà frutti anche dopo il 13 ottobre. I volontari del centro caritativo della diocesi fondato da don Luigi Di Liegro nel 1979 continuernno, infatti, ad operare per tutta la durata del Piano Freddo 2019-20 che – spiega con soddisfazione il direttore don Ambarus – ha già suscitato grande attenzione in tutta la diocesi, specialmente tra la rete delle 30 parrocchie che fino al 30 aprile prossimo saranno le “case” dei poveri “secondo un disegno pastorale tanto caro a papa Francesco profetico ispiratore di una Chiesa in uscita, vicina a poveri, bisognosi, ultimi, come un  ospadale da campo dopo una battaglia”.

Uno sforzo umanitario senza precedenti con la messa a disposizione di 200 nuovi posti letto in aggiunta ai 600 che ogni anno la Caritas organizza con Roma Capitale. Unitamente ad un Servizio Notturno di 6 unità itineranti con volontari e specialisti impegnati dalle 20 della sera al mattino pronti ad aiutare chi è in difficoltà nelle zone più a rischio e degradate; ma anche all’impegno a pieno regime di tutti i presidi caritativi (mense, ambulatori, dormitori…) della stessa Caritas, che ha anche varato una iniziativa – lanciata con un appello di Roberta Molina, storico dirigente e figura di primo piano della pastorale caritativa diocesana – appositamente pensata per far trascorrere in famiglia le festività natalizie e di fine d’anno, Epifania compresa, ai senza fissa dimora ospiti dei centri di accoglienza.

PORTE E CUORI APERTI AGLI ULTIMI

Titolo del progetto, “A Natale puoi…”, e si rivolge principalmente a tutto il mondo del volontariato Caritas, spiega Roberta Molina,”per far trascorrere le festività natalizie in modo diverso, più accogliente e felice nel calore familiare agli ospiti delle nostre strutture”. 

 “Miglior regalo non si poteva immaginare per festeggiare i 50 anni di sacerdozio di papa Bergoglio e immaginiamo che gli farà tanto piacere”, confida don Ambarus, una certezza che nasce dalla “consapevolezza che – spiega il direttore – essendo il Santo Padre il papà di tutti i poveri, non potrà che gioire nel ricevere regali con cui i suoi figli più bisognosi potranno avere calore, ristoro, protezione con vestiti e coperte, e anche accoglienza nelle chiese aperte, nelle abitazioni dei volontari secondo lo spirito dell’accoglienza natalizia”. Regali materiali che vanno a sommarsi all’altro grande “regalo” di natura spirituale fatto dal cardinale vicario Angelo De Donatis che da domenica 8 dicembre, festività della Madonna Immacolata, ha invitato le chiese a recitare una preghiera scritta apposta per la ricorrenza dell’ordinazione del Papa nella quale si invoca “il Signore che lo ha chiamato a essere amministratore dei Santi Misteri e vescovo di Roma perchè lo guidi e lo sostenga con la grazia del suo Spirito e gli doni la consolazione che deriva dalla preghiera di tutta la Chiesa.”.

Altri momenti di festa, in mattinata, l’udienza del Papa a un gruppo di artisti – oltre a Lionel Richie, Mirelle Mathieu, Simone Cristicchi, Mahmood, ci saranno Fabio Rovazzi, Noemi, Elisa, Davide Merlini, Alma Manera, il chitarrista Giorgio Albiani, il tenore Fabio Armiliato e tanti  altri – impegnati per il Concerto di Natale che Canale 5 trasmetterà la sera del 24 dicembre. E nel pomeriggio un bagno di folla di giovani provenienti da tutto il mondo nella nuova sede della Fondazione vaticana Scholas Currentes a Palazzo San Callisto, fondata da papa Bergoglio nel 2015 per educare i ragazzi alla cultura della pace, del rispetto reciproco e dell’accoglienza. Tutti – artisti, giovani studenti, poveri e volontari Caritas – uniti da un solo grido: “Tanti auguri Santità!”

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