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Corpi martoriati da numerose coltellate inferte con ferocia, l’autopsia di Daniele ed Eleonora

Fonte: leccenews24.it

È quanto emerge dalle prime indiscrezioni sull’autopsia eseguita dal medico legale Roberto Vaglio. L’esame esterno sui corpi è terminato nel pomeriggio e l’autopsia proseguirà nella giornata di domani con ulteriori accertamenti.

La prima parte dell’esame autoptico sui corpi di Daniele De Santis, 33 anni, arbitro di calcio e della compagna, Eleonora Manta, 30enne di Seclì, laureata in giurisprudenza e dipendente Inps, ha evidenziato numerose ferite compatibili con l’uso di un grosso coltello.

Sul corpo di Eleonora, che è stato esaminato per primo, sono stati riscontrati tagli profondi su vari organi vitali e soprattutto sul torace, a seguito di una serie di coltellate inferte con ferocia e rivelatesi fatali. Successivamente, si è svolto l’esame autoptico sul corpo di Daniele e sono stati evidenziati anche in questo caso, i segni di svariati fendenti.

Sembrerebbe, comunque, che l’assassino si sia accanito con particolare ferocia su Eleonora, a giudicare dalla gravità delle ferite riscontrate.

I familiari di Daniele De Santis sono assistiti dall’avvocato Mario Fazzini, e non hanno nominato un consulente di parte.

Invece, la famiglia di Eleonora si è affidata all’avvocato Stefano Miglietta.

Intanto, nelle prossime ore, si svolgeranno i funerali dei due giovani, nei pressi della chiesa madre, non appena la salma verrà restituita alla famiglia, al termine dell’autopsia.

La scena del crimine

I due – stando ad una prima ricostruzione dell’accaduto – intorno alle 21 di lunedì, sono stati inseguiti per le scale e uccisi a coltellate da un killer che ha fatto perdere le proprie tracce dopo averli lasciati per terra in una pozza di sangue.

Il movente è ancora poco chiaro. La coppia conosceva presumibilmente l’assassino e gli avrebbe aperto la porta per farlo entrare, ignara di quello che sarebbe accaduto. Quest’ultimo potrebbe avere accoltellato Daniele ed Eleonora, cogliendoli di sorpresa per questioni legate a motivi personali. Forse al termine di un litigio o mettendo in atto un piano studiato a tavolino. Dunque, in questo caso prenderebbe corpo l’ipotesi di reato di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione.

L’inchiesta è condotta dal procuratore capo Leonardo Leone Castris e dal sostituto procuratore Maria Consolata Moschettini.

La “caccia” al killer

Intanto, gli inquirenti sono sulle tracce del killer di Daniele ed Eleonora Manta

Un giovane di nazionalità italiana che sarebbe stato visto allontanarsi dall’edificio, con uno zainetto sulle spalle, i guanti, una felpa con cappuccio, ed un coltello in mano, in base ad alcune testimonianze. Inoltre, i carabinieri sarebbero in possesso di un filmato, estrapolato dalle telecamere di videosorveglianza di viale Gallipoli, in cui si vede un giovane allontanarsi a passo svelto.

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