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La novità che devi assolutamente conoscere se ti arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate

Fonte: proiezionidiborsa.it

Può capitare davvero a tutti di ricevere una raccomandata da parte dell’Agenzia delle Entrate. Normalmente si tratta di una comunicazione di irregolarità in merito ad una nostra dichiarazione dei redditi. Con l’avviso bonario, il Fisco ci avvisa di aver rilevato delle incongruenze in una nostra dichiarazione e ci invita a regolarizzare la nostra posizione. Avremo quindi un periodo di tempo utile per pagare il dovuto senza particolari penalizzazioni. Le sanzioni saranno ridotte e l’Agenzia non iscriverà a ruolo il nostro debito. Insomma, il Fisco ci chiede semplicemente di rimediare ad un errore. A seconda dell’importo dovuto potremo provvedere in un’unica soluzione entro trenta giorni dal ricevimento dell’avviso.

Oppure rateizzando il pagamento fino a 20 rate bimestrali. Se il contribuente non concordasse con i rilievi effettuati dai funzionari del Fisco, potrebbero però nascere dei problemi. Il D.Lgs.546/92 non contempla infatti, l’avviso bonario tra gli atti tributari impugnabili. Precludendo la possibilità di un’immediata contestazione.

Cosa dice la Cassazione

Abbiamo visto che un avviso bonario non dà la possibilità di immediata contestazione al contribuente. Egli dovrebbe attendere la cartella esattoriale per ricorrere contro i rilievi che ritenesse inesatti. La novità che devi assolutamente conoscere se ti arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate arriva da un recente pronunciamento della Cassazione. La Suprema Corte, con l’ordinanza 22356/20 del 15 ottobre 2020 ammette una deroga a quanto previsto dal D.Lgs.546/92. Consentendo quindi al contribuente di impugnare anche un avviso bonario. Per i giudici, il diritto alla tutela del contribuente contro le pretese tributarie è stabilito dalla Costituzione. Tale diritto nasce già con la prima comunicazione e non richiede necessariamente la successiva emissione di una cartella esattoriale. Questo approccio, a detta della Cassazione, consente anche una più veloce ed efficiente gestione delle verifiche tributarie. Abbiamo approfondito il tema di un Fisco più efficiente ed equo in un recente articolo.

La novità che devi assolutamente conoscere se ti arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate

Un contribuente oggi ha quindi diverse possibili strade di fronte a sé, quando riceve un avviso bonario dall’amministrazione tributaria. Se riconosce l’errore, può provvedere al pagamento entro 30 giorni o chiedere una rateizzazione. Se invece, ritenesse errati i rilievi del Fisco potrà contestarli in base a quanto disposto dai DPR 600/1973 e 633/1972. Questi due provvedimenti normativi regolano infatti le verifiche documentali che stanno alla base delle comunicazioni di irregolarità. La novità che devi assolutamente conoscere se ti arriva una raccomandata dall’Agenzia delle Entrate è che puoi agire subito. Senza quindi attendere l’emissione di una cartella esattoriale. Con un vantaggio per il singolo contribuente ma anche per tutto il sistema fiscale del Paese. Il pronunciamento della Cassazione garantisce quindi al contribuente un’arma in più per far valere i propri diritti. Nell’ottica di un Fisco più equo soprattutto verso i piccoli contribuenti, spesso in difficoltà di fronte alle complessità tributarie.

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