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Accuse di corruzione a Palazzo di Città: i nomi degli indagati e i retroscena dell’inchiesta

Fonte: senzacolonnenews.it

L’inchiesta si chiama “Operazione Sms” perché è stata avviata dall’intercettazione di un messaggino tra due consiglieri comunali (che non risultano indagati) nel 2015: si parlava di una presunta sopravvalutazione di un immobile appartenente alla società partecipata Brindisi Multiservizi per esigenze di bilancio. Da quell’indagine sono scattati tre procedimenti giudiziari paralleli, coordinati dalla procura di Brindisi e affidati al Nucleo di polizia economico finanziaria della Guardia di finanza, che hanno portato oggi alla notifica di nove avvisi di conclusione di indagine per reati, contestati a vario titolo, di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio e falso ideologico.
Gli indagai sono l’ex sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, l’ex assessore all’Urbanistica, Pasquale Luperti, gli ex consiglieri comunali Luigi Sergi e Salvatore Brigante, i dirigenti comunali Costantino Del Citerna e Fabio Lacinio, il funzionario comunale Marina Mautarelli e gli architetti Luigi Dell’Atti e Gregorio Paladini.
Tre i filoni d’indagine: il primo riguarda il reato di falsi e corruzione nella redazione del progetto definitivo dell’Intervento di restauro delle antiche torri d’avvistamento più importanti della costa brindisina: Torre Testa e Punta Penne, finanziati nel 2015 con uno stanziamento di 200 mila euro. Poi corruzione per utilità procurate a vantaggio di un consigliere comunale di Brindisi (in cambio dei suoi voti favorevoli al progetto); e ancora corruzione, per una pratica edilizia finalizzata alla costruzione di un impianto di distribuzione di gas metano per auto che sarebbe stato realizzato attraverso la consegna di una imprecisata somma di denaro in cambio dell’emissione del provvedimento autorizzativo.
Tutti gli indagati avranno modo di presentare memorie difensive o di essere interrogati dal magistrato che conduce l’inchiesta, il procuratore aggiunto Antonio Negro.

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