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Bari, il virus uccide la madre, il figlio di 28 anni è in Rianimazione.

Fonte: lagazzettadelmezzogiorno

BARI – Il virus non dà tregua, riempie gli ospedali, colpisce sempre di più anche i giovani. Ieri il bollettino regionale, in provincia di Bari, ha registrato 824 nuovi casi positivi (sui 1.983 contati in tutta la Puglia a fronte di 11.296 test) e undici decessi. Una tragedia senza fine, che dura da un anno, e che fa versare lacrime amare a chi ne è colpito in prima persona. Dalla città alla provincia non si contano le storie di chi non ce l’ha fatta e di chi lotta per la vita in un letto d’ospedale.
E il Covid, con le sue insidiose varianti, ora colpisce duro e sempre di più anche chi, per l’età, fino a qualche tempo era considerato meno a rischio. Come testimonia la vicenda del 28enne ricoverato nel reparto di Rianimazione del centro Covid allestito nella Fiera del Levante.

La sua è una tragedia nella tragedia, di quelle che toccano il cuore. Il focolaio scoppiato in famiglia è già costato la vita a sua madre. Anche la sorella è risultata positiva e per fortuna non ha subito gravi conseguenze.
Le condizioni del ventottenne invece sono critiche, i medici sperano che possa reagire positivamente alle cure, che possa farcela.

Nei giorni scorsi anche una bambina di 12 anni era finita in terapia intensiva all’ospedale Pediatrico di Bari, per le complicazioni respiratorie causate dal Covid.
«Come ormai evidente – aveva messo in guardia Leonardo Milella, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione del Giovanni XXIII – i bambini sono sempre più colpiti dalla malattia». E aveva rivolto un appello ai genitori: «Vanno protetti attraverso le basilari regole di distanziamento, mascherina e lavaggio delle mani, soprattutto quando incontrano i coetanei e anche in famiglia».
Tante, troppe pure le vittime, persone a volte anche molto note per aver lasciato il segno nelle proprie comunità. Ieri Gioia del Colle ha detto addio a Stefano Donvito, stroncato dal virus a 71 anni, storico ristoratore della città, tanto che era stato ribattezzato «Il Mago della pizza», come il nome del locale che aveva inaugurato nella centralissima via Garibaldi nel lontano 1974 .

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