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A Brindisi si pensa al fotovoltaico per produrre idrogeno o per non bonificare siti inquinati?

Fonte:trnews.it

BRINDISI – Il “Just Transition Fund” è uno strumento finanziario che mira a fornire sostegno ai territori per superare una grave crisi economica ed occupazionale. In questo contesto, il Consorzio Asi di Brindisi, d’intesa con il Comune e la Provincia, ha presentato un progetto per realizzare 200 ettari di campi fotovoltaici nella zona industriale di Brindisi, in un’area che – come è noto – rientra nel Sito di Interesse Nazionale. In tal modo, sarà possibile utilizzare anche terreni ex agricoli che rientrano nell’area SIN e che non possono essere impiegati per altro. L’energia prodotta da questa immensa distesa di pannelli fotovoltaici dovrebbe essere utilizzata per la produzione di idrogeno verde, trasformando Brindisi in una sorta di “hydrogen valley”. Il tutto, con il chiaro intento di superare la terribile fase della decarbonizzazione. La realtà è che i dubbi sono tanti e non trovano risposte adeguate.
L’unica cosa certa, al momento, è che l’intervento finanziario richiesto servirebbe per inondare la zona industriale di pannelli, con un evidente ritorno in termini economici. La produzione di idrogeno, invece, è ancora tutta da disegnare e nessuno azzarda previsioni sui tempi di attuazione. I terreni impiegati per la produzione di energia da fotovoltaico, poi, non dovrebbero essere più sottoposti a interventi di bonifica, lasciando – forse per sempre – una ferita aperta in questo territorio e cancellando qualsiasi ipotesi di individuazione di chi quell’inquinamento lo ha provocato nel corso dei decenni.
Sempre in tema di produzione di idrogeno, poi, si fa riferimento all’utilizzo dell’acqua dell’invaso del Cillarese. Il che renderebbe improbabile altri investimenti industriali e cancellerebbe definitivamente l’ipotesi di utilizzo delle acque dell’invaso a fini agricoli.
Insomma, è sin troppo chiaro che l’unico obiettivo effettivamente perseguibile – al momento – è proprio quello del fotovoltaico. Ecco perché qualsiasi investimento in questa direzione va collegato alla realizzazione di tutto il progetto dell’idrogeno verde, anche allo scopo di sgomberare il campo da chi ritiene che alla fine si voglia solo coprire siti inquinati con pannelli fotovoltaici che producono tanto reddito a fronte di zero ritorni occupazionali e per il territorio.

Mimmo Consales

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