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È ALLARME PER LA MORIA DEI FICHI A GUAGNANO

Fonte: tecniverdesrl.it

E’ allarme per la moria dei fichi a Guagnano. Il 23 luglio scorso siamo stati contattati dal Sig. V. I. da Guagnano (LE) per una consulenza fitopatologica su alcuni esemplari di fico di sua proprietà. I sopralluoghi sono stati effettuati il 24 e il 26 luglio, in contrada Volpe-Pigno. 

I fichi interessati sono tre, di un’età di circa 50 anni. Di questi uno è del tutto secco mentre gli altri due presentano rami con fogliame clorotico e altri rami sono del tutto secchi. I tronchi presentano evidenti fori circolari di sfarfallamento di insetti xilofagi, del diametro di circa 5-7 mm.  Sotto la corteccia secca si osservano tracce di vecchie gallerie ripiene di segatura. Sulle porzioni di corteccia ancora vitale sono presenti piccoli fori di areazione, con emissione di rosura fresca. Scortecciando le parti interessate sono state rinvenute larve di Cerambicidi della lunghezza di circa 2,5 cm, di colore biancastro, con sfumature arancio-ocracee al protorace che è leggermente più largo, rosate nei segmenti successivi e grigiastre, in trasparenza, negli ultimi 4-5 uriti.

La testa, tipicamente infossata nel protorace, e le robuste mandibole sono di colore bruno-rossastro, mentre il labbro superiore, le mascelle e il labbro inferiore sono molto più chiari. Il corpo è pressoché cilindrico e non presenta zampe o pseudozampe ma solo sporgenze ventrali con funzione ambulacrale (movimento). Su di esso si osservano corti peli di colore bruno rossastro. Diversi sono i Cerambicidi che possono attaccare il fico e, siccome è difficile per il sottoscritto identificare la specie solo dallo studio delle larve, abbiamo pensato di applicare una retina intorno ai tronchi in maniera da poter intrappolare e studiare qualche adulto sfarfallato. Potrebbe essere il Cerambice dalle macchie gialle, Psacothea hilaris, un Coleottero con lunghe antenne bianche e nere e con macchie gialle sulle elitre nerastre, lungo 1,2-2,5 cm. Questo insetto è originario dell’Estremo Oriente ed è stato rinvenuto in Lombardia (Bergamo e Como) negli anni 2006/2008 su fichi in via di disseccamento. Oltre al fico domestico attacca altri Ficus ornamentali e i gelsi. Se fosse questo il responsabile sarebbe veramente un altro grave problema per il nostro territorio. Si è pensato anche al Tarlo asiatico nelle due specie molto simili tra loro: Anoplophora chinensis e Anoplophora glabripennis. Questi Cerambicidi sono un po’ più grandi del precedente; gli adulti sono lunghi 2,5-3,5 cm di lunghezza e sono di colore nero con numerose macchie bianche sulle elitre ed effettuano grandi fori di sfarfallamento di 1-2 cm di diametro, mentre le larve, lunghe fino a 5,5 cm, sono chiare con sfumature giallastre. Originari del Giappone sono stati segnalati nel milanese nei primi anni del duemila e stanno facendo strage di molti alberi ornamentali e forestali (Aceri, Ippocastani, Betulle, Salici, Olmi e Pioppi) ma non di Fichi. 

E’ allarme per la moria dei fichi a Guagnano. Tornando ai fichi in questione, inoltre, su buona parte della superficie della corteccia dei tronchi e delle branche dei medesimi fichi sofferenti sono stati osservati migliaia di piccolissimi fori di Scolitidi in piena attività. I fori vengono messi in evidenza da un effetto bagnato intorno ad essi per la fuoriuscita di linfa elaborata da parte della corteccia che risulta ancora molto attiva. Sui singoli fori si osserva un accumulo di rosura fresca dovuta all’attività di scavo delle gallerie da parte dell’insetto. Prelevando porzioni di corteccia sono state rinvenute larve e adulti di Scolitidi.  Questi sono lunghi circa 2 mm, di colore marrone con il pronoto interessato da un fitto disegno in rilievo, formato da puntini coniformi. L’intero corpo è ricoperto da corti peli. Le larve, apode e tipicamente curculionidi, sono biancastre e di circa 2 mm di lunghezza. Potrebbe trattarsi di Hypocryphalus scabricollis, uno scolitide originario dell’Asia centro-orientale dove vive principalmente a spese di Ficus retusa. In Italia è stato segnalato nel 2014 in provincia di Siracusa su alberi di fico gravemente ingialliti e in fase di disseccamento, mentre a Malta era presente da diversi anni prima, sempre su fico domestico. In genere gli Scolitidi attaccano le piante sofferenti per diverse cause e probabilmente potrebbe esserci un collegamento diretto tra il Cerambice e lo Scolitide. 

Oltre a questi tre fichi esaminati, il Sig. V. I. ci ha condotti in altre sue proprietà dove insistono altri esemplari sparsi di fichi. Anche questi presentano la stessa sintomatologia ed alcuni sono, addirittura, del tutto secchi. 

Scavando il colletto di quasi tutte le piante non sono state notate marcescenze con micelio fungino che possano far pensare al marciume radicale da Armillaria mellea o da Rosellinia necatrix. Tanto meno sono stati osservati fori, gallerie o larve del temuto Punteruolo nero del fico (Aclees taiwanensis). Questo è un insetto Curculionide, originario dell’Estremo Oriente e segnalato per la prima volta nel 2005 a Pistoia. Da qui si è diffuso, distruggendo le popolazioni di fico di tutta la Toscana, in Liguria, Lombardia, Veneto, Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo.

Percorrendo le stradine di campagna, sempre in agro di Guagnano, abbiamo notato sui cigli stradali diversi altri fichi sofferenti o secchi. E’ allarme per la moria dei fichi a Guagnano. Tutto ciò è molto preoccupante ed è stato segnalato al Servizio Fitopatologico Provinciale, per approfondire lo studio da parte degli organi competenti. 

Dott. Agr. Vincenzo Mello

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