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cronaca

Uccisa con 31 coltellate dall’ex fidanzato: Corte d’assise rigetta richiesta di abbreviato avanzata da imputato

Fonte: corrieresalentino.it

MINERVINO (Lecce) – La Corte d’assise di Lecce rigetta la richiesta di rito abbreviato avanzata dalla difesa di Salvatore Carfora, 38enne di Torre Annunziata, finito sul banco degli imputati con l’accusa di aver ammazzato con 31 coltellate Sonia Di Maggio, la 29enne originaria di Rimini, a Specchia Gallone, frazione di Minervino, il 1° febbraio del 2021. I giudici (Presidente Pietro Baffa) ha richiamato una sentenza della Corte Costituzionale (la 260 del 2020) che ha dichiarato costituzionalmente legittimo il divieto di abbreviato per l’omicidio.

Successivamente sono state ammesse le richieste di prova e sono stati sentiti i testi,\ gli agenti del Commissariato di Otranto Amedeo Lezzi (intervenuto nell’immediatezza dei fatti con un sopralluogo) e Andrea Filippo sulle indagini svolte e sul ritrovamento dello zainetto e del coltello su indicazioni dello stesso imputato e sulle foto della stazione di Lecce che ritraggono Carfora mentre arriva intorno alle ore 15.00 del pomeriggio del 1° Febbraio nel capoluogo salentino per poi raggiungere Specchia Gallone e commettere così l’omicidio.

Sul banco dei testimoni è sfilato anche Angelo Sfoglia, compagno della madre della vittima (Sabrina Lombardi che si è costituita parte civile) sul rapporto burrascoso di Sonia Di Maggio con l’ex fidanzato che ha rinunciato a comparire. In aula erano presenti la sorella della vittima, Mary Di Maggio: la madre Sabrina Lombardi e il padre Mario Di Maggio tutti costituitisi parte civile con l’avvocato Vincenzo Blandolino così come l’associazione Gens Nova che ha come oggetto sociale la tutela dei minori e delle persone delle cosiddette fasce deboli Al termine, l’udienza è stata rinviata al 18 gennaio 2022 per l’ascolto del medico legale e degli ulteriori testimoni del pubblico ministero. L’imputato è assistito dall’avvocato Cristiano Solinas.

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