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ERCHIE: UDIENZA INNANZI AL TRIBUNALE DI BRINDISI IMPUTATI IL DOTT. POLITO GIUSEPPE E MASILLA DAMIANO

Si è tenuta oggi innanzi al Tribunale di Brindisi , Giudice Dott. Colombo la prima udienza del processo penale a carico dell’attuale Vicesindaco di erchie Dott, Giuseppe Polito e Masilla Damiano entrambi imputati di diffamazione aggravata a mezzo stampa nei confronti di Margheriti Giuseppe già Sindaco di Erchie, Vito Saracino e Ciccarese Deica. I fatti sono relativi al volantinaggio della sera prima delle elezioni del Settembre 2020. Oggi c’è stata anche la costituzione di parte civile di Chiara Saracino già vicesindaco del Comune di Erchie e Ivan Volpe già presidente del Consiglio Comunale. Le altre parti offese erano già costituiti parte civile.  Le parti offese tutte sono difese dagli Avv. Serena Lucia Missere e  Avv. Sorio Giuseppe. I difensori degli imputati si sono opposti alla costituzione di parte civile e alla riunione dei vari procedimenti penali.

Avv. Giuseppe Sorio
Avv. Serena Luca Missere

Il giudice ha rigettato la eccezione e ha disposto le ammissioni di parte civile, la riunione dei procedimenti penali e ha rinviato l’udienza per l’inizio della istruttoria dibattimentale al 16 / 12  prossimo.

In detta udienza verranno ascoltati i testi della accusa pubblica e privata.

A difendere gli imputati sono gli Avvocati Egidio Albanese del foro di Taranto e Lodeserto Cosimo del foro di Brindisi. Si avvia verso la conclusione una vicenda che destò non poche polemiche e frizioni politiche nel piccolo paese della provincia di Brindisi.

Nei volantini che riempirono le strade di erchie si leggevano frasi diffamanti nei cofronti di varie persone, alcune delle quali oggi costituite parte civile.

Spetterà al giudice valutare se il contenuto di quegli scritti risponda o meno ai presupposti voluti dalla legge perché il Polito e il Masilla vengano condannati.

I processi celebratisi oggi traggono origine dalla opposizione ai decreti penali di condanna  con i quali erano state già irrogate condanne penali al Polito e al Masilla, perché evidentemente, come vuole la legge, vi erano elementi utili alla condanna.

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