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Referendum sulla giustizia: è “flop” anche nel Brindisino, quorum neanche sfiorato

Fonte: brindisireport.it

Si è votato dalle 7 alle 23 di oggi, domenica 12 giugno 2021. I cittadini erano chiamati al voto per i referendum abrogativi sulla giustizia e per le elezioni amministrative a San Michele Salentino, per rinnovare la carica di sindaco e il consiglio comunale. Qui, alle 23 e dunque a urne chiuse, l’affluenza è stata del 59.90 per cento. Le urne sono state aperte alle 7 del mattino. Lo spoglio delle schede del referendum è in corso, subito dopo la chiusura dei seggi. Lo scrutinio delle amministrative inizierà invece alle ore 14 di lunedì 13 giugno.

Anche se i dati ufficiali delle 23 ancora non sono arrivati, si può notare che sono pochi i cittadini che hanno scelto di recarsi alle urne per i quesiti referendari sulla giustizia. I dati dell’affluenza delle 12 e delle 19 (vedi sotto), parlano chiaro. Il dato basso non è rilevato solo a livello locale, nel Brindisino. A livello nazionale, infatti, rischia di essere ricordato come uno dei passaggi referendari con la più bassa partecipazione. Alle 19 in nessun comune – eccetto San Michele, dove si votava per le amministrative – si è raggiunto il 10 per cento.

Affluenza alle ore 19

Alle 19 la percentuale dei votanti alle alle comunali è stata del 40,43 per cento, per il referendum ha votato il 6,76 per cento, stando ai dati della prefettura.

Di seguito, l’affluenza comune per comune: Brindisi 7,48 per la terza scheda, 7,47 per le altre; Carovigno 4,71 per tutte le schede; Ceglie Messapica 4,70 per tutte le schede; Cellino San Marco 5,39 per tutte le schede; Cisternino 9,69 per le prime due, 9,68 per le altre tre; Erchie 4,16 per la seconda scheda, 4,15 per tutte le altre; Fasano 6,71 per la quarta, 6,70 per tutte le altre; Francavilla Fontana 5,60 per tutte le schede; Latiano 5,29 per tutte le schede; Mesagne 6,48 per tutte le schede; Oria 6,39 per tutte le schede; Ostuni 6,89 per tutte le schede; San Donaci 4,92 per tutte le schede; San Michele Salentino 28,74 per le prime due schede, 28,70 per le altre; San Pancrazio Salentino 4,82 per le prime tre schede, 4,18 per le altre due; San Pietro Vernotico 6,98 per la prima scheda, 6,99 per le altre; San Vito Dei Normanni 7,08 per tutte le schede; Torchiarolo 6,34 per tutte le schede; Torre Santa Susanna  5,50 per la seconda scheda, 5,61 per le altre; Villa Castelli 5,32 per tutte le schede.

Affluenza alle ore 12

Alle 12 la percentuale dei votanti alle alle comunali è stata del 18,54 per cento, per il referendum il 3,15 per cento ha votato per le schede 1 e 2 e il 1,63 per cento per le altre. 

Per il referendum popolare alle 12 aveva votato il 3,15 per cento degli aventi diritto al voto nel Brindisino. Per quanto riguarda il capoluogo si sono recati alle urne il 3,73 per cento dei brindisini e tutti hanno scelto di esprimersi su tutte e 5 le schede. Stessa situazione per Carovigno: 2,23 per cento, Ceglie Messapica: 2,30 per cento, Cellino San Marco: 2,37 per cento,  Erchie: 2,07 per cento, Fasano: 2,80 per cento, Francavilla Fontana: 2,55 per cento, Latiano: 2,43 per cento, Mesagne: 3,20 per cento, Oria: 2,78 per cento, Ostuni: 3,03, San Donaci: 2,44, San Pietro Vernotico: 3,66, Torchiarolo: 2,51, Torre Santa Susanna: 2,95, Villa Castelli: 2,57. 

Per quanto riguarda Cisternino, invece, il 4 per cento ha votato per le schede 1 e 2, mentre il 3,99 per cento per le altre. A San Pancrazio il 2,09 per le schede 1 e 4 e il 2,10 per le schede 2-3-5. 

Sfida a due a San Michele Salentino

A San Michele Salentino, comune con popolazione di poco più di 6mila abitanti, verrà decisa al primo turno la sfida fra il primo cittadino uscente, Giovanni Allegrini, e Antonio Chirico detto Tonino. 

Allegrini (nella foto sotto) guida la compagine “72018” di cui fanno parte i candidati consiglieri Vitantonio Scatigna, Michele Salonna, Michele Cordari, Antonio Cosimo Vitale, Angela Martucci, Tiziana Barletta, Rosalia Fumarola, Luigi Madaro, Anna Isabella Cicirielli, Mario Marzella e le new entry Marianna Matarrese e Gabriele D’Amico. 

Chirico è a capo della lista “Comitato No Enfiteusi”, fra le cui file militano i candidati consiglieri Vito Barletta, Vittorio Chirico, Doriana Meleti, Maria Addolorata Ligorio, Saverio Ligorio, Donato Ligorio, Alessandro Pagliara, Maria Addolorata Rubino, Michela Vitale e Marco Vincenzo Vacca. 

Completamente fuori dai giochi il centrodestra, che non ha trovato l’intesa su un candidato unitario

I quesiti referendari

Di seguito i cinque quesiti referendari sulla giustizia. Poiché il quorum non è stato raggiunto, gli stessi non hanno validità. 

Referendum n.1 – Abrogazione del Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di condanna per delitti non colposi.

Referendum n.2 – Limitazione delle misure cautelari: abrogazione dell’ultimo inciso dell’art. 274, comma 1, lettera c), codice di procedura penale, in materia di misure cautelari e, segnatamente, di esigenze cautelari, nel processo penale.

Referendum n.3 – Separazione delle funzioni dei magistrati. Abrogazione delle norme in materia di ordinamento giudiziario che consentono il passaggio dalle funzioni giudicanti a quelle requirenti e viceversa nella carriera dei magistrati.

Referendum n.4 – Partecipazione dei membri laici a tutte le deliberazioni del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari. Abrogazione di norme in materia di composizione del Consiglio direttivo della Corte di cassazione e dei consigli giudiziari e delle competenze dei membri laici che ne fanno parte.

Referendum n.5 – Abrogazione di norme in materia di elezioni dei componenti togati del Consiglio superiore della magistratura.

Articolo aggiornato alle ore 00:00 del 13 giugno (Urne chiuse)

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