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Presunta violenza sessuale: il regista Paul Haggis torna in libertà

Fonte: brindisireport.it

Non sussistono più le esigenze cautelari a carico di Paul Haggis. Il regista americano torna in libertà dopo aver trascorso 16 giorni in regime di arresti domiciliari per dei presunti episodi di violenza sessuale nei confronti di una straniera di 28 anni. Il gip del tribunale di Brindisi, Vilma Gilli, ha accolto l’istanza di revoca della misura cautelare avanzata dall’avvocato del 69enne canadese, Michele Laforgia, del foro di Bari. Il rischio di inquinamento delle prove, del resto, era venuto meno a seguito dell’incidente probatorio nel corso del quale, lo scorso 30 giugno, era stata cristallizzata la ricostruzione dei fatti già fornita dalla vittima, difeso dall’avvocato Claudio Strata, del foro di Torino, in sede di denuncia.

Sulla base di quanto sostenuto dall’accusa, Haggis in almeno tre circostanze avrebbe abusato della 28enne all’interno di un b&b di Ostuni in cui i due alloggiavano insieme. I reati sarebbero stati commessi fra domenica 12, giorno in cui la ragazza era atterrata a Brindisi, e mercoledì 15 giugno, quando Haggis, alle prime luci del giorno, ha riaccompagnato la giovane in aeroporto. Quello stesso giorno la ragazza, assistita in un primo momento da personale della Polizia di Frontiera e poi condotta presso l’ospedale Perrino di Brindisi, ha sporto denuncia presso gli uffici della Squadra Mobile di Brindisi.

Le indagini sono state coordinate dai pm della Procura di Brindisi, Antonio Negro e Livia Orlando. Il regista è stato raggiunto da un fermo di indiziato di delitto domenica 19 giugno. Tre giorni dopo, nell’ambito dell’udienza di convalida, l’indagato ha respinto ogni addebito, affermando di aver avuto solo dei rapporti consenzienti con la ragazza. Haggis è stato sottoposto alla misura dei domiciliari presso una struttura ricettiva della Città Bianca. Durante l’interrogatorio di garanzia, lo stesso aveva dato la disponibilità a consegnare il proprio passaporto all’autorità giudiziaria a garanzia della volontà di restare in Italia e di partecipare al processo.

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