la voce a Sud

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In ricordo dell’amico e collega Pino Piconese…

Nel primo pomeriggio di ieri, da un caro congiunto vengo informato della tristissima notizia della sua dipartita da questo mondo, facendomi scivolare nelle tenebre di un dolore indicibile ed incontrollabile. Ero nella nostra amata Chiesa Madre e nonostante il caldo che imperversava ormai da tutta l’estate, l’aria improvvisamente mi diventa gelida. Il freddo però non era quello del corpo, ma quello ancora più intenso percepito nel cuore. E come sempre accade quando si viene raggiunti da notizie nefaste ed inaspettate, non si vuole assolutamente credere a ciò che ci viene annunciato. Ma poi la cruda realtà mi ha costretto a comprendere la notizia per quello che è: il mio amico Pino e di tante altre Persone, non ci sarebbe stato più a camminare sulle strade di questa vita terrena. E proprio camminando ognuno per la propria strada della nostra Torre, era facile incontrarsi, ma non di rado, per il piacere di stare un po’ assieme ci si cercava col telefono per darsi un appuntamento, magari solo per chiacchierare davanti ad un buon caffè. Poi una volta vicini partiva il nostro parlare che, inevitabilmente, si riferiva ad un nostro comune vissuto in tante e tante esperienze lavorative. Infatti, quando entrambi molto più giovani, ci siamo ritrovati a condividere la bella esperienza lavorativa alle dipendenze delle Autolinee delle Ferrovie Sud-Est.

Avevamo servizi e mansioni diverse, ma il rispetto reciproco era indipendentemente da questo ed ogni volta il nostro guardarci negli occhi era di rispettosa attenzione, come a voler dire: dobbiamo essere amici anche oltre lo stretto ambito lavorativo. Ed infatti, quel modo di relazionarci ci rendeva oltremodo felici, perché era l’evidenza di un rapporto di amicizia che nasceva e poi si sarebbe consolidato nel tempo. Ma Lui era con tutti i colleghi che si approcciava a quella maniera e mai una volta che lo ricordo adirato contro qualcuno o qualcosa. D’altronde chi viene da un mondo famigliare fatto di veri valori ed intriso di educazione rispettosa non esita a comportarsi nella migliore condizione morale e di solidale partecipazione nella comunità in cui si è chiamati a vivere ed operare. Spessissimo amava ripetere che quelle sue caratteristiche cosi umanamente profonde, gliele avevano insegnate i suoi cari genitori, fieri contadini della nostra Torre e Persone dal forte attaccamento alle radici comunitarie. Pino caro, porti via con Te quella semplicità, quella educazione e quel rispetto che avevi con tutti, che ormai in questo mondo sempre più convulso è cosa rara. Preferivi stare ai margini della scena di vita, ma quando venivi chiamato ad interpretare il tuo ruolo lo facevi col cuore e con una generosità silenziosa e garbata, anche perché eri convinto che ognuno di noi sta bene se stanno bene anche gli altri. Poi però quello stesso cuore, che mettevi in tutto ciò che facevi, ti ha voluto abbandonare, impedendoti di cogliere e gioire di tutti i bei momenti che ancora ti attendevano e che meritavi. Tanto ancora potrei dire di Te e le parole vorrebbero anche essere riflessive su un certo senso della vita, di una vita intera, dove tutto si svuota di fronte a queste perdite umane improvvise ed incomprese. Già domani ognuno di noi ritornerà alla vita consueta della quotidianità, ma il pensiero ed il dolore del Tuo caro ricordo resta e resterà per sempre nella mente di chi ti ha conosciuto e ti ha voluto bene per la brava ed onesta

Persona che sei stato. Ciao Pino, grazie dei sorrisi che ci hai regalato, dell’amicizia sincera di cui ci hai fatto dono e di tutto il bene che, con discrezione, hai sparso attorno a Te.

Nicola Muscogiuri

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