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Le regalie degli imprenditori: Rolex, champagne e soldi al medico per le protesi

Fonte: brindisireport.it

BRINDISI – Un Rolex Daytona da 18.500 euro, bottiglie di champagne. E ancora: cifre imprecisate di denaro. Sono le regalie che quattro imprenditori del settore sanitario avrebbero corrisposto al cardiologo Domenico Palmisano, del reparto di Cardiologia del Perrino di Brindisi. Stando alle accuse, lo stimato professionista 54enne, nativo di Ceglie Messapica ma residente a Brindisi, avrebbe accettato i “cadeaux” procedendo all’acquisto di protesi non necessarie, danneggiando l’Asl. Oggi, mercoledì 26 ottobre, Palmisano è stato arrestato insieme a quattro imprenditori, tutti ritenuti responsabili dei reati di corruzione continuata e, a carico del solo medico, di truffa aggravata e di false attestazioni nell’utilizzo del marcatempo sul luogo di lavoro.

Scorrendo i sei capi d’imputazione presenti nell’ordinanza di custodia cautelare a carico delle cinque persone, finite tutte ai domiciliari, si possono ricostruire le accuse formulate dal pm della Procura di Brindisi, che ha coordinato le indagini, partite nel 2020, del Nas di Taranto. Il modus operandi sarebbe stato congeniato nei seguenti termini: Palmisano è in servizio presso Cardiologia al Perrino. E’ dirigente medico. Lui rassicura gli imprenditori: avrebbe utilizzato quanti più dispositivi prodotti dalla ditta. Per comprovarlo ci sarebbero anche scambi di foto di registri via Whatsapp. Do ut des: in cambio l’imprenditore avrebbe gratificato il medico con dei doni.

Nel dettaglio: uno degli indagati si chiama Massimo Gabriele (53 anni, di Bari). E’ imprenditore, la sua azienda è la Medical Solution Tecnology, agente per la Puglia dei prodotti Cordis e Biotronik. Palmisano avrebbe ricevuto un orologio Rolex modello Daytona, in acciaio e oro, dal costo approssimativo di 18.500 euro. Avrebbe ricevuto, inoltre, la promessa di vedersi donare alcune bottiglie di vino pregiato e una di champagne di marca indefinita. Il valore di ogni singolo pezzo? Circa 200 euro. Poi c’è Domenico Brunetti (56 anni, nato a Bari, residente a Mola Di Bari), titolare della D.B. Med srl, agente per la Puglia dei prodotti Meril. Lui si incontra con Palmisano nei pressi di uno svincolo stradale. Il 9 dicembre 2020 avrebbe dato al medico una somma imprecisata di denaro in contanti.

Ancora: Andrea Tantalo (47 anni, di Matera) è socio della società New Medical Solutions srl, agente per la Puglia dei prodotti Meril. Il 18 novembre 2020 avrebbe consegnato a Palmisano una somma imprecisata di denaro in contanti, dopo un incontro presso un svincolo stradale. Il 20 novembre gli avrebbe consegnato una bottiglia di prosecco dal valore di circa 90 euro. E infine c’è Davide Lazazzara (46 anni, di Acquaviva Delle Fonti), titolare dell’omonima impresa individuale, agente della società Bio Sud Medical Systems. Il 12 gennaio 2021 avrebbe consegnato al cardiologo, dopo un fugace incontro in un bar di Brindisi, una somma imprecisata di denaro contante. Avrebbe anche promesso una bottiglia di champagne di marca indefinita. 

Infine, due capi di imputazione riguardano solo il cardiologo Domenico Palmisano. Gli viene contestato l’allontanamento dal luogo di lavoro senza timbrare il cartellino in uscita. In questo modo avrebbe indotto in errore l’Asl di Brindisi sul suo orario lavorativo effettivo. Avrebbe procurato a sé un ingiusto profitto, quantificato in 4.264 euro e spicci, pari a un totale di 156 ore e 34 minuti di lavoro. Il gip Vilma Gilli, su richiesta del pm inquirente, ha emesso anche un decreto di sequestro preventivo per equivalente pari alla somma di 4.264,99 euro nei confronti del medico cardiologo indagato. Domenico Palmisano è difeso dagli avvocati Vito Epifani e Roberto Cavalera. Nei prossimi giorni si svolgerà l’interrogatorio di garanzia e il confronto con la difesa degli indagati

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