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TORRE- “Quannu Cristu scia pì nterra” –

“Quannu Cristu scia pi nterra” nel mese di Luglio ci si dedicava “a muzzicari le fave secche” Per il paese si notavano massaie al lavoro munite di una speciale pietra detta “petra ti mari” e una lastra “chianca di cursi” intente a pulire le fave dalla buccia”. Ci si aiutava a vicenda ed in alcuni casi vi erano donne a giornata. Le fave erano un sostentamento culinario invernale. Oggi i bambini di una certa età non amano questo piatto della antica civilità contadina e anche le persone di una certa età non sono da meno. Adesso non si “cazzunu” le fave, si trovano sbucciate nei centri commerciali. Chi non aveva piantagioni si procurava le fave per la provvista offrendo la manodopera. Cioè, aiutava a muzzicari e in cambio riceveva una quantità di fave. Durante questo lavoro non mancavano i rosari di bestemmie quando la pietra finiva sulle dita.

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