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ITALIA ,MANOVRA : AUMENTO IVA SU ASSORBENTI E PRODOTTI INFANZIA, ACCISE E SIGARETTE. CONFERMATI I 3 MILIARDI PER LA SANITA’.

La bozza della legge di bilancio è stata in gran parte anticipata, quindi quello di cui parleremo non sono ancora misure approvate dal Parlamento. La Bozza del Governo Meloni si articola in 91 articoli nei quali si parla di sanità, pensioni, Pa, famiglia e la revisione della spesa. Prevista inoltre, per Comuni e Regioni, una spending review da 600 milioni l’anno.

Di seguito alcuni dei punti salienti della Legge.

Cambiamenti nell’IVA per prodotti per l’infanzia

E’ previsto l’aumento dell’Iva dal 5 al 10% del latte in polvere e preparazioni per l’alimentazione dei bimbi, così come assorbenti, tamponi e coppette mestruali. Ciò avrà un impatto sui costi delle famiglie.

Fondi per la Sanità

Il livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale è incrementato di 3 miliardi per il 2024, 4 miliardi per il 2025 e 4,2 miliardi a decorrere dal 2026. Lo prevede un articolo della Bozza della manovra.

Più tasse sul tabacco

Aumentano le imposte su sigarette, tabacco e prodotti da fumo. L’incremento da Gennario sarà di circa 10-12 centesimi di euro per le sigarette. Dal 2026 invece, aumenta il peso fiscale sul tabacco riscaldato. Sale anche la tassa sul tabacco trinciato, 30 centesimi a busta, e le accise sulle sigarette elettoniche.

Ape sociale

 L’Ape sociale resterà in vigore per tutto il prossimo anno.  Allo strumento potranno accedere i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e i lavoratori che assistono persone con handicap in situazione di gravità che hanno almeno 63 anni e cinque mesi.

Opzione Donna

Per quanto riguarda invece le donne lavoratrici con almeno 35 anni di contributi maturati entro il 2023, queste lavoratrici potranno andare in pensione con Opzione donna a patto che abbiano compiuto 61 anni. Il requisito viene ridotto di un anno per ogni figlio fino a un massimo di due. In questo caso, l’importo della pensione sarà ricalcolato interamente con il metodo contributivo.

Il Governo inoltre alza da 2.8 a 3.3. volte l’assegno sociale (quindi da 1.409 a 1.661 euro al mese) l’importa da maturare per poter andare in pensione anticipata con il contributivo, cioè a 64 anni di età e 20 di contributi. Di fatto si restringe ulteriormente ai soli lavoratori più ricchi la possibilià di andare in pensione tre anni prima.

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