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Ciracì (CoR) rilancia il tour per la sicurezza del cittadino. I temi: videosorveglianza, immigrazione, prostituzione, parcheggiatori abusivi

 

«È necessario che io ricominci il mio tour per la sicurezza del cittadino e l’efficienza delle forze dell’ordine». Lo annuncia l’onorevole Nicola Ciracì (Conservatori e Riformisti) che motiva così questa sua decisione: «Nonostante il mio impegno e le rassicurazioni ricevute, oggi poco o nulla è cambiato: il Ferrohotel avrebbe dovuto essere sgomberato entro 15 giorni, e cioè entro lo scorso 24 novembre; le quasi 100 telecamere di sorveglianza a Brindisi sono ancora spente e non sono monitorate neppure quelle dislocate nella provincia; il dormitorio di via Provinciale San Vito è, di fatto, abbandonato a se stesso o, meglio, ai suoi occupanti». A quest’ultimo proposito, il deputato propone l’installazione della videosorveglianza e schede identificative che consentano e registrino l’accesso degli ospiti.

«Mi vedo, inoltre, costretto a chiedere al prefetto, al questore e ai sindaci dei comuni interessati – prosegue Ciracì – di intervenire energicamente per debellare il fenomeno della prostituzione di diverse donne di colore lungo la strada statale 7 Taranto-Brindisi, principalmente nei territori di Latiano, Mesagne e Brindisi e nei pressi dei centri commerciali, un fenomeno evidentemente da organizzazioni o, in ogni caso, da criminali comuni».

«Di fronte a questa situazione di degrado sociale e di prepotenza della criminalità – aggiunge – le istituzioni non possono e non devono più chiudere gli occhi, ma adottare una linea di tolleranza zero per imprimere una svolta radicale».

 

«Credo vi siano le condizioni – ipotizza – per la convocazione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nel quale si potrebbero programmare i controlli nelle aree interessate, programmando una rotazione del servizio tra le varie forze di polizia».

Altro tema “caldo” è poi quello dei parcheggiatori abusivi: «I parcheggiatori illegali, perlopiù provenienti dal Cara di Brindisi – spiega – rappresentano ormai presenze fisse nelle aree di sosta dei centri commerciali e possono fare da apripista a fenomeni ben più gravi quali estorsioni e racket, rendendo il terreno fertile per gli appetiti della malavita».

Sono numerosi, insomma, gli argomenti che nelle prossime ore Ciracì sottoporrà al prefetto di Brindisi, Annunziato Vardè, cui ha chiesto un nuovo incontro: «Mi aspetto – conclude – il massimo impegno da parte sua e, dietro suo impulso, di tutte le forze dell’ordine della nostra provincia». 

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