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cronaca

Erchie – I Funerali del meccanico De Punzio Morleo morto nello schianto sulla provinciale per San Pancrazio

L’ultimo saluto a Salvatore: bara sulle spalle del sindaco

fonte quotidiano di puglia del 23 Maggio 2019

Si sono svolti ieri pomeriggio alle 16,30 i funerali del 33enne Salvatore De Punzio Morleo, il meccanico di Erchie morto tragicamente  nella notte tra lunedi e martedi scorsi, in un incidente stradale sulla strada provinciale 109,  che collega San Pancrazio Salentino con il villaggio di Boncore, la frazione di Nardò che, poco distante, conduce  sulla  litoranea salentina di Torre Lapillo  e Porto Cesareo nella notte lunedi e martedi scorso.

Sin dal pomeriggio del giorno prima, presso l’abitazione della famiglia in via Paisiello, ad accogliere la salma proveniente dall’obitorio di Veglie c’era una  folla di familiari, parenti, e amici, i quali a turno, per tutta la notte e la giornata seguente, hanno vegliato dando conforto alla madre Lucia che non si è staccata un attimo dalla bara del figlio,  al padre Leonardo, al fratello Giuseppe. Per tutta la giornata, c’è stato l’incessante e mesto pellegrinaggio di amici e conoscenti che hanno portato il loro conforto ai familiari ed espresso l’ultimo saluto alla vittima.

Ieri pomeriggio, all’uscita del feretro dalla casa paterna,  la folla dei presenti ha  tributato  uno scrosciante applauso mentre la bara coperta di fiori bianchi e portata in spalla dagli amici per tutto il lunghissimo  percorso, alle note di allegre marcette del concerto Bandistico del maestro e amico di famiglia Paolo Masilla,  ha preso la via della Chiesa Madre, dove il parroco  Don Pietro Cinieri, ha celebrato la santa messa.  All’omelia, il sacerdote,  ha fatto vibrare le corde del cuore dei presenti  quando ha pronunciato profonde parole di conforto e  di cristiana rassegnazione, concluso così:  “per la prematura tragica perdita di un figlio,  non  può  esserci  dolore più grande e più lacerante.  Sono proprio questi momenti  di profondo dolore e di smarrimento, che deve sostenerci la fede nel Dio Padre e la speranza che potrà  diventare  certezza   di poter riabbracciare tutti i nostri  cari nella vita celeste.

Salvatore, era un bravissimo ragazzo, di sani principi morali,  uno di quei giovani forgiati in un ambiente familiare sano, fatto di rispetto, di amore., di sacrifici e di lavoro.   Lui,  come tanti giovani di oggi, amava la vita, era serio ma solare,    non meritava questo beffardo epilogo”.  All’uscita della  chiesa, di fronte alla bara rimasta ferma per alcuni attimi sul sagrato,  sotto la facciata della basilica di Santa Lucia, gli amici avevano allestito  un poster gigante con un primo piano di Salvatore sorridente,  associato  all’immagine della madre celeste, con  su scritto “comprenderai con il tempo, che il segno del passaggio di una persona nella tua vita,  non dipende da quanto ti è rimasta accanto,  ma di quanto ti ha lasciato dentro”. Parole che hanno provocata  profonda commozione, che  è stata veramente tanta.  

Ieri pomeriggio, in piazza ad Erchie, un intero paese, come ha dichiarato il sindaco Giuseppe Margheriti che reggeva insieme ad altri la parte posteriore della bara,   “piangeva uno dei figli migliori,  strappato tragicamente all’affetto della sua famiglia e della comunità. Una comunità ercolana  che nei momenti difficili e di dolore si ritrova sempre  unita sotto il segno di una profonda e sentita  umanità”.

Mentre il corteo funebre muoveva in direzione del cimitero, e la banda suonava una gradevole marcetta, un assordante e interminabile  applauso è partito dalla folla che si è nuovamente ricomposta in corteo per il cimitero dove, stamani, i resti mortali di Salvatore De Punzio Morleo,  sfortunato 33enne meccanico di Erchie, saranno tumulati nella tomba di famiglia.

Giuseppe Perrucci

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