la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

dai lettori

IO E IL CANCRO. Riflessioni di una donna.

Non è il cancro il nemico da uccidere…ma la vera sfida è cambiare se stessi.

Questo è il mio pensiero costante e il mio lavoro interiore dal 20 dicembre dello scorso anno. Mi sono concentrata solo su questo e su ciò che in quasi trentotto anni anni non mi ero mai soffermata.

Sapevo che la famiglia è importante ma non avevo mai capito che è fondamentale.

Sapevo che il silenzio, la solitudine, la riflessione potevano risollevare le anime ma non pensavo che ciò potesse accadere  a me. Tante volte, nel silenzio della notte, con il calore dei miei bambini ho pianto… di un pianto liberatorio e soffocante… adesso solo il sorriso ha preso il sopravvento nella mia vita, la calma che non ho mai avuto nell’affrontare le cose.

Il mio approccio alla vita si fa sempre più spazio.. perchè nè l’impazienza nè la rabbia aiutano a vivere. Ora sono qui nella mia ultima seduta di chemio terapia… Sembra che sia passata una eternità da quel 20 dicembre. Sono cambiata. Il mio sguardo è cambiato, il mio approccio alla vita è diverso.

Il cancro  mi ha modificata… la cicatrice sul mio corpo mi ha aperto un mondo nuovo, migliore, mi ha aperto l’anima, mi fa guardare, ogni giorno, dietro di me… a chi sta peggio di me.

Mi fa sentire, ogni giorno, fortunata. Tante sono le sfaccettature del mio essere migliore, più forte, pronta ad affrontare qualsiasi cosa, pronta a ricordare che nella vita nulla ci è dovuto, nulla rimane invariato ma tutto va vissuto, va capito e compreso.

Pronta a non soffermarmi più alle apparenze delle cose, alle frasi non dette, alle dimostrazioni di affetto non esplicitate.

Se sono diventata più forte, se sono riuscita a tirar fuori tutta la tenacia che avevo nascosta, se riesco a non vedere più il peggio delle situazioni ma solo la parte migliore, lo scorcio più luminoso è soprattutto grazie a voi che non mi avete mai abbandonata, che mi avete sorretta e compresa.

Grazie agli sguardi impauriti e tormentati di mio marito, dei miei genitori. Grazie a loro ho capito che non si può e non si deve soffrire ma bisogna reagire per la vita.

Grazie ai miei figli, al loro sorriso, alle loro richieste di affetto e di aiuto ho capito di essere fondamentale e mi sono imposta di non mollare mai.

Loro vivono, ogni giorno, per me e io vivrò a lungo solo per tenergli la mano come ho visto fare a me in questo periodo.

I miei grazie sono infiniti…

Tantissime sono le persone che mi sono state accanto, che mi hanno sostenuta.

A modo loro, perchè ognuno ha un modo proprio di sostenere, questo è quello che ho compreso.

Sarò lunghissima ma un grazie non lo posso negare a nessuno.

Grazie a voi figli miei, spero che da grandi possiate leggere queste parole e capire quanto siete fortunati ad avere una famiglia come la nostra e quanto sono stata fortunata io ad avere voi… in maniera inconsapevole e spensierata mi avete dato la vita più di qualunque altro.

Grazie marito mio che nel tuo silenzio mi hai sorretto ed insegnato a riflettere.

Grazie papà per avermi dato la forza e la tenacia giusta per combattere…

Grazie ai tuoi occhi del mio martedì ho compreso la bellezza delle emozioni.

Grazie mamma, tante volte mi sono specchiata nei tuoi occhi preoccupati, a volte devastati dal dolore e ho imparato ad apprezzarti come mai.

Grazie ai miei suoceri che hanno saputo, in maniera encomiabile, donare un sorriso ai miei figli nei momenti in cui io non ero capace di farlo, dando loro la serenità di cui avevano bisogno, da mamma non potrò mai dimenticarlo.

Lo stesso e più grande ringraziamento va a… e… i miei figli sono rimasti sempre sereni anche grazie alla loro infinita pazienza… i fratelli sono un legame di sangue, anche nei loro occhi ho visto una paura e una preoccupazione che non avevo mai visto prima. Anche loro mi hanno dato lo sprint per proseguire il mio percorso serenamente.

Le mie cognate e i miei nipoti sono una risorsa che in altri momenti della vita non ho considerato come avrei dovuto.

Il cancro me li ha fatti riscoprire e valutare la loro grande importanza sia per me che per i miei bambini.

Poi ci sono le zie e gli zii. Uno in particolare mi ha salvato la vita, gli sarò riconoscente nel silenzio del mio cuore ogni giorno che vivo.

Poi ci sono le zie lontane ma sempre pronte a stringere con le loro mani, la mia.

Le mie cugine, che nella loro sofferenza, hanno saputo sempre sorridermi.

La mia “amica” che non mi ha mai abbandonato ed è stata capace di darmi la sua forza, di trasmettere il suo valore per farmi rivivere, per farmi sperare e stringerci le mani e sperare insieme, sempre.

E per ultimi, ma non ultimi per importanza, nella mia storia ci sono gli amici, quelli storici, quelli rivalutati, quelli del venerdì, le amiche infermiere, quelli che in altri momenti avrei poco considerato.

Amici veri, di quelli che ti sanno ascoltare, di quelli a cui dedichi il sorriso migliore e la lacrima più angosciante, quelli che sanno dedicarti del tempo, anche solo in un secondo della loro giornata, senza commiserazione, perchè, in certe malattie, la pietà è la cosa più triste che possa esserci.

Loro invece sono stati capaci di essere vicini con consapevolezza, quella che ti fa capire che è un portante della vita, un punto di snodo in cui la loro presenza è necessaria, a volte anche in silenzio.

Perchè chi vuole può esserci anche in silenzio.

Non è vero che gli amici sono pochissimi, che non ci si può fidare di nessuno.

Non serve a nulla mascherare le proprie emozioni, non saremmo più forti, più bravi.

Non abbiamo una seconda possibilità per vivere, dobbiamo vivere oggi, sempre!

In ognuno di voi ho visto qualcosa che mi ha salvato.

Di ognuno di voi mi sono solo fidata, senza proiettare le mie aspettative ma accettando la vostra sincera vicinanza.

Dove ho visto curiosità, commiserazione ed obbligo mi sono allontanata.

Così per me è cambiata la vita. Con tutta questa gente. Con tutti questi respiri che mi donano amore, con tutti questi sorrisi che si aprono ai miei occhi.

A loro si sono aggiunti ogni martedì storie nuove, volti nuovi, sorrisi a volte amari che mi hanno fatto riflettere, che mi hanno fatto guardare oltre la porta di casa mia e che custodirò nel mio cuore.

Sono stata lunga, lo so.

Ma la mia storia è lunga, ancora non è finita.

Sono ancora sul più bello.

Volevo ricordare ad ognuno di voi che il più bello deve ancora venire.

Che la vita è un dono meraviglioso e va vissuta sempre.

Ogni respiro ci solleva.

Non so se io sarò mai capace di aiutare tutti voi come avete fatto con me però vi prometto che mi impegnerò per ognuno di voi con il cuore e con la ragione.

Grazie mille.

Exit mobile version