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MARISTELLA… Una storia da leggere

A volte chi violenta psicologicamente e fisicamente una persona non è necessariamente un individuo, ma un “cancro”, si’, un maledetto cancro, malattia ormai del secolo.Maristella è una donna spettacolare,stimolata dalla voglia di vivere, ha avuto gambe, braccia, coraggio, perché ha lottato per lei e per il compagno.Fisico da modella, riccia, mora, carnagione scura, signori è di origine latino-americana ha 41 anni, vi lascio immaginare la bellezza fisica,ma non solo è molto bella anche dentro, ha anima e cuore. Una gran bella donna in tutti i sensi. Lancia un messaggio importante, un messaggio che lascia senza parole. Personalmente sono rimasta a leggerla per un po’, ammiravo il suo scritto, il contenuto miscelato tra l’italiano e l’americano,un connubio di emozioni, dove a parlare sono  momenti, tratti di vissuto che sono sintesi di una vita difficile,  tutto questo fa riflettere.Maristella racconta:”Ero ragazza, ma già mamma, mi ritrovai ad emigrare e arrivai in Italia, bella, bellissima la vostra Italia. Conobbi un ragazzo che sin da subito mi aprì la porta del cuore, mi faceva sognare, sembrava l’uomo perfetto. Avevamo la stessa idea, quella di formare una “Famiglia”, e meraviglia delle meraviglie, il sogno si avvera. Lui era molto geloso, non mi faceva vivere serenamente, così vedendo gli chiesi di separarci dopo qualche anno, ma lui rispose con uno scatto di ira dicendomi che mi avrebbe ammazzata, e per paura continuai a vivere con lui sotto lo stesso tetto, facendo la moglie. Lui era di una dolcezza esagerata se pur geloso, ero convinta che con lo scorrere del tempo avrebbe modificato questo lato caratteriale opprimente,dando fiducia al fato, ma così non fu. I momenti belli erano contati, mentre quelli devastanti e che turbavano la quiete matrimoniale diventavano sempre più grandi. Nell’arco del matrimonio, nacquero i nostri figli,lì la felicità ebbe il sopravvento. Dopo poco, i problemi di salute,fecero da capolinea. Un tumore, un cancro, oltre al fallimento dell’attività anche il cancro fece da padrone, Luca,mio marito, era debole, aveva perso le forze anche nelle gambe, visite specialistiche, cliniche private, ho fatto tanto per questo uomo in quel periodo,un calvario durato due anni. Finisce il suo calvario, e inizia il mio,il cancro colpisce me, oltre ad essere succube di un grave incidente stradale. Chemioterapia e altro iniziano a incanalare le mie vene quotidiane. La pace non sapevo più cosa fosse e nonostante il mio tumore presi la netta decisione di separarmi, la malattia mi aveva regalato un dono, “il coraggio”. Lui, Luca, accettò. Per me ancora oggi è una persona speciale che ho amato ed è il padre dei miei figli, rimarrà per sempre nel mio cuore. La separazione non cancella un sentimento, ma separa semplicemente due persone.” signori ho riportato in sintesi la storia di Maristella, mi affascina il suo coraggio oltre alla sua bellezza femminile. Il cancro ha fatto da padrone nella vita coniugale, ma lei è stata più forte, ha lottato ed oggi è una donna  che osserva la vita con occhi sereni. È una mamma meravigliosa ed io le auguro tutto il bene di questo mondo. Grazie tesoro per aver voluto mettere nero su bianco alcuni spezzoni della tua vita. Con stima, ti abbraccio.                       

  Caterina Sollazzo 

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