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Torre: dalla spazzatura all’Eternit: campagne minacciate dai rifiuti

fonte brindisireport.it

TORRE SANTA SUSANNA – Si vuole una ripresa turistica progressiva ma con obiettivi di importanti sviluppi futuri, e tra l’offerta paesaggistica ci sono anche questi spettacoli? Tutti i sindaci della provincia di Brindisi, per quanto ci riguarda, hanno tra le grane principali da affrontare quella dell’abbandono dei rifiuti. Le foto che proponiamo le ha inviate un cittadino di Torre Santa Susanna, e la zona è quella della parallela alla provinciale per Latiano, in contrada Monte.

C’è di tutto: dai Raee (materiali elettronici ed elettrici di scarto), agli elettrodomestici dismessi, alle coperture in Eternit, alla spazzatura domestica. In sostanza, si va da situazioni punibili con sanzioni amministrative a quelle passibili di denuncia penale trattandosi di rifiuti speciali e pericolosi. Il problema è quante risorse ci sono per fare i controlli, e se la lotta a questo triste e persistente fenomeno diventa una delle priorità per un’amministrazione civica.

È stato dimostrato che il sistema delle foto-trappole funziona, ma non viene utilizzato sistematicamente, e soprattutto non viene utilizzato ovunque. Inoltre si deve partire dalla convinzione che diventa sempre più forte anche la tendenza al turismo sostenibile: bicicletta, trekking, visite guidate nel panorama agrario, alle masserie, al patrimonio archeologico, al patrimonio anche geologico fatto di lame e grotte. E i turisti dovrebbero incappare in simili spettacoli?

Non ci può aspettare un sentimento di vergogna da chi inquina in questo modo il bene comune, ma dal resto della popolazione e dagli amministratori sì. È diventata un’emergenza, l’abbandono dei rifiuti nelle campagne e lungo la costa. Bonificare costa, sia al malcapitato proprietario del terreno su cui si formano le discariche abusive (gli tocca per legge), che agli enti locali per le parti pubbliche o demaniali.

Con le polizie locali ridotte all’osso è difficile perlustrare la rete delle strade vicinali, ma da qualche parte bisognerà cominciare, e soprattutto senza indulgenza. Che finisce nella rete va stangato possibilmente applicando il massimo delle sanzioni e quando è il caso, il codice penale con le norme previste dal testo unico sull’ambiente. Ogni persona civile deve ricordare che le bonifiche hanno un peso anche sulle sue tasche: bisogna segnalare e denunciare.

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