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cronaca

Eroina in dosi nascosta in casa e locale trasformato in centrale per lo spaccio: in arresto due pusher

Fonte: corrieresalentino.it

LECCE/TREPUZZI – Il sospetto viavai di persone dalla sua abitazione ha insospettito i carabinieri e per questo nella serata di ieri è scattato il blitz.

Così sono arrivati nuovi guai per Enrico Gallucci, 40enne originario di Foggia residente a Lecce, tratto in arresto per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti dai carabinieri del Norm della compagnia leccese, che da giorni tenevano d’occhio i suoi movimenti.

I militari nutrivano dei sospetti sul suo conto e così ieri mattina sono entrati in azione. L’hanno raggiunto mentre era nella sua abitazione di Cavallino e l’hanno perquisita da cima a fondo rinvenendo la droga per lo spaccio.

Nello specifico 18 grammi di eroina, già suddivisa in dosi pronte per essere cedute, insieme a vari involucri di cellophane, un bilancino di precisione e altro materiale utile al confezionamento di dosi.

Al termine dei controlli, per Gallucci sono scattate le manette e, su disposizione del pm di turno, Luigi Mastroniani, i militari l’hanno condotto presso il carcere di Lecce. Il 40enne è difeso dall’avvocato Lorenza Preite.

Altro arresto per spaccio è scattato sempre ieri a Trepuzzi come già riportato in un precedente articolo. In arresto è terminato Alessio Serratì, 27enne del posto. I carabinieri della stazione locale, insieme alle unità del Nucleo carabinieri cinofili di Modugno, hanno perquisito un locale che era nella disponibilità del giovane, trasformato in una centrale di spaccio.

Il fiuto dei cani dell’Arma ha scovato subito la droga: in totale poco più di 1,6 chili di marijuana, 35 grammi di hashish e 11 grammi di cocaina, già suddivisi in dosi. E ancora due bilancini di precisione e vario materiale utile per il confezionamento.

Il 27enne è stato dichiarato in arresto e, al termine delle formalità di rito, è stato condotto presso la sua abitazione e ristretto ai domiciliari. E in casa rimarrà il giovane anche dopo l’udienza di convalida. Assistito dall’avvocato Salvatore Rollo, Serratì si è avvalso della facoltà di non rispondere e il gip Giulia Proto, dopo aver convalidato l’arresto, ha confermato la custodia cautelare in carcere.

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