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cronaca

Vanno a lavoro e lasciano il figlio a casa: bimbo di 5 anni finisce per strada, genitori condannati

Fonte: corrieresalentino.it

PORTO CESAREO (Lecce) – Condannata una coppia di genitori, residente a Porto Cesareo, per aver lasciato in casa il figlio poi uscito per strada con il rischio di essere investito. Il giudice monocratico Francesca Mariano ha inflitto 2 anni di reclusione ciascuno con l’accusa di abbandono di minori concedendo ad entrambi le attenuanti generiche e disponendo la sospensione della pena a fronte di una richiesta di 4 mesi invocata dal pubblico ministero Giorgia Villa.

La vicenda risale al 6 gennaio del 2020 ed è stata raccontata in anteprima su questo sito e poi ripresa da altre testate. Freddo, vento di maestrale e un bollettino della Prefettura che annunciava condizioni meteo proibitive. Eppure, quella mattina, i genitori, nonostante il giorno festivo, avevano lasciato l’abitazione per andare a lavoro lasciando il figlio a letto. Svegliatosi, il bimbo in pigiama è uscito da casa a piedi percorrendo per circa 600 metri un pezzo di strada serrata attraversando la trafficata provinciale 112 per altri 400 metri prima di essere ritrovato dai carabinieri della stazione di Porto Cesareo impegnati in un servizio di controllo del territorio.

Il ragazzino è stato così messo in salvo dai militari, rifocillato e fatto visitare per un consulto per sincerarsi così delle sue buone condizioni di salute. I carabinieri hanno anche ricostruito il percorso compiuto dal piccolo che ha rischiato fortemente di essere investito da qualche auto di passaggio. Sono stati ascoltati anche i genitori e un’informativa è stata deposita sulla scrivania dell’allora pubblico ministero Donatella Palumbo che ha poi chiesto il rinvio a giudizio dei due genitori.

Il bambino, per un certo periodo, è stato collocato in una Comunità insieme alla madre prima di ricongiungersi con il padre e il provvedimento di rientro disposto dalla procura dei minori era stato depositato dagli avvocati Angelo Vetrugno e Americo Barba in sede di udienza preliminare. La difesa, nella piena consapevolezza dei fatti, ha sostenuto anche in sede di discussione la tesi secondo cui il padre del piccolo si sarebbe allontanato per accompagnare la moglie a lavoro per rientrare a casa pochi minuti dopo e di aver allertato egli stesso le ricerche del figlio non appena si è accorto che il piccolo era uscito da casa. Depositate le motivazioni, gli avvocati presenteranno ricorso in Appello.

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