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TORRE: ANNI CHE FURONO, SI RIENTRAVA IN PAESE A FINE SETTEMBRE

Torre Santa Susanna- Anche attraverso le pagine di questo giornale, è noto che il giorno 11 Agosto il paese si svuotava per popolare le contrade torresi. ” Si nuttava fori alli Fichi” iniziava così la raccolta dei fichi che si essiccavano per poi essere venduti ai commercianti dell’epoca per la lavorazione dolciaria dei fichi, che venivano esportati in tutto il mondo. Ma i fichi, oltre ad essere un sostentamento economico fino alla fine degli settanta, rientravano nelle provviste dolciarie delle famiglie. I fichi erano i panettoni dei Natali dell’epoca. Come in tutti i lavori delle provviste invernali, ci si riuniva tra vicinato dei poderi per la preparazioni di fichi “li fichi cucchiati”. Mentre gli uomini, erano a lavoro a suon di zappa per pulire i terreni da consegnare ai legittimi proprietari, le donne preparavano ed infornavano quintali di fichi da conservare in recipienti di creta da consumare durante l’inverno. Quelli con la mandorla dentro e la buccia di limone, venivano tenuti sotto chiave e serviti come dolce durante le feste di Natale. Il 30 Settembre, si caricavano i traini per rientrare in paese, con la delicatezza di non perdere il prezioso carico dolciario come: Piatali, cofuni e capasuni pieni di fichi essiccati al sole. Quelli cotti al forno, venivano tenuti sotto stretta sorveglianza fino a Natale. Questo è uno dei tanti capitoli della bellissima antica civiltà contadina, perché la vita oltre ad essere addolcita dai fichi, veniva anche confortata dall’amicizia, il rispetto e la vera fratellanza.

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