IN MORTE DI UN COMPAGNO DELLE ELEMENTARI.
Quando muore qualcuno che ha la mia stessa età sono preso da strane sensazioni. Rifletto seriamente sul fatto che sono vecchio e che anche per me vale la regola che non vivrò ancora quanto ho già vissuto. Se a morire è una persona con la quale ho camminato per anni della mia fanciullezza allora mi assalgono i ricordi delle giornate in classe,dei giochi vicino casa di mia zia in via Attilio Calabrese e penso a tante cose agli anni,moltissimi,passati senza piu’ vederci a quanto,forse ,sbagliamo a non coltivare quei rapporti utili a crescere. Penso e ripenso.
Se la morte giunge improvvisa allora mi rattristo dentro e mi chiedo: perchè?E non lo faccio per avere risposte da altri ma per interrogare me stesso e darmi risposte sulla fragilità della vita e di chi la vive.Infine rimango con dolore che mi prende alla gola anche se con chi muore non ci vedavamo da anni.
Che la terra ti sia lieve Prof.Salvatore Padula
uccio missere