la voce a Sud

blog d'informazione online – attualità, cronaca, notizie, cultura, storia, gastronomia, spettacoli, informazioni, aggiornamenti ed eventi dal territorio

dai lettorinotizietorre

UNA FOTO DI ”GIOVANI TORRESI” MI PORTA INDIETRO DI 50 ANNI

Voglio prima di tutto ringraziare cumparima Nicola Muscogiuri e lu Roccu Morleu ”ti la Ppina ti la Pasana” per questo bellissimo regalo che mi hanno fatto, pubblicando una foto che mi ripota in un tempo passato di una Torre nè migliore nè peggiore ma dove sicuramente si viveva una vita diversa da quella di oggi.

Noi che compravamo i pantaloni ”di pura plastica di lino” do lu Pietru Franchiddesi con negozio in Via Leanza , che dopo averli lavati una volta ”nu cauzu” diventava piu lungo o piu corto di un altro e la cerniera della patta dei pantaloni, non perchè non reggesse all’urto di ciò che copriva ma perchè era tanto debole da non reggere a niente, si apriva dopo 10 /15 giorni dall’aquisto. Poi diventammo più furbi e pensando di essere alla moda i pantaloni comincò a confezionarceli Mestu Tori Virchiulanu con bottega in Via Latiano. Quando partimmo per fare i camerieri eravamo felici e contenti , felici di aver sottoscritto un contratto di 60.000 lire al mese oltre vitto e alloggio e contenti perchè pensavamo che vestiti con i pantaloni ti lu Tori eravamo alla moda del Nord. Poi ci accorgemmo che non era così, quando arrivammo alla stazione di Cervia ci accorgemmo che il nostro abbigliamento era , per fare un paragone con un periodo diverso, tipo quello degli albanesi sbarcati nel 91 a Brindisi.

Giunti in albergo, l’Hotel Ariston di Milano Marittima (prima rotonda Via Cesare Battisti) vivavamo in un semi interrato dignitoso e sicuramente più attrezzato in termini di servizi di molte delle nostre case che erano , come diceva un geometra di Torre ”casa, cammara e currituru cu lu cacaturu ntra lu uertu”.

Dopo due giorni ci incontrammo con Rocco Morleo e fummo chiamati dal proprietario il Sig. Federico Tiozzi che era consigliere provinciale del P.C. e presidente degli albergatori di Ravenna e ci disse: ” Ragazzi, ho deciso! Invece di 60 vi darò 90 mila lire al mese”.

Non riuscivamo a contenere la nostra felicità, perchè all’epoca un operaio montedison percepiva dalle 80 alle 90 mila lire al mese.

Cominciammo a lavorare , ma non uscivo io la sera , non avendo abiti consoni a quel mondo nuovo. Una sera vennero da me due altri camerieri, professionisti del mestiere, lavoravano in un grande albergo di Monaco e l’estate in Italia. Uno si chiamava Nicola e l’altro Angelo , erano di Giovinazzo in provincia di Bari, mi dissero:” sta sera esci con noi che abbiamo tre ragazze Tedesche, però prima dobbiamo fare una cosa”. Mi presero , mi tagliarono i capelli, mi fecero lavare ripetutamente mi dettero dei loro vestiti e mi improfumarono. Nel 91 ripensando a questo fatto mi convinsi sempre di più che nel 71 nell’anno della foto ero stato pure io ”albanese”.

Così cominciò la mia avventura ”amorosa” con una ragazza che si chiamava Brunilde Honer. Cominciai a camminare in quel mondo nuovo che ha influito nella mia vita. Incontravo spesso al lido di Savio alcuni ragazzi di Bologna che avevano adottato alcuni poveri ragazzi malati che abitavano alla Grandizzia a Torre quando l’anno prima con Don Oronzo Elia ero stato in campeggio con loro per 4 mesi, su di un fondo confinante ”cu lu canali ti li Turri”.

Erano, se ricordo bene 5/6 fratelli , 4 dei quali affetti da una distrofia muscolare degenerativa che verso l’età di 16/17 anni li faceva diventare una informe massa muscolare.

Mi convinsi della utilità per tutti, anche per chi la fa, della vicinanza e dell’aiuto a chi ha bisogno.

Io cameriere anche l’anno successivo cominciai a diventare uomo e a dispetto di quante malelingue parlano male di me ho ancora dentro di me il senso del necessario impegno verso chi è meno fortunato.

In altri pezzi vi racconterò alcuni aneddoti di vita di 5 ragazzi meridionali che si fecero voler bene anche lì in terra di Romagna. Vi racconterò di una mia ”invenzione” il gelato di vaniglia affogato al caffè che mi procurò prima litigi con il proprietario che si lamentava dell’aumento della spesa e poi invece fonte di economie per me e per lui.

Arrivederci.

Uccio Missere

Exit mobile version