la voce a Sud

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torre

4 NOVEMBRE. FESTA DELLE FORZE ARMATE

Sta mattina, come faccio sin da bambino, mi sono portato insieme a Clarissa, presso il monumento ai Caduti.

Lo faccio da sempre perchè un mio zio, di cui porto il suo nome, è tra i caduti Torresi nella Seconda Guerra Mondiale.

Noi della famiglia non abbiamo avuto una tomba su cui piangere , perchè dichiarato disperso nel 1941 in Africa ne fu dichiarata la morte presunta, come purtroppo per migliaia e migliaia della sua età.

Oggi, mi si consenta di dirlo, non è solo la festa delle Forze Armate, ma è la Giornata del Ricordo di quei Giovani che nella Prima e nella Seconda Guerra Mondiale persero la vita e si immolarono affinchè noi avessimo un futuro migliore.

Non è stato certo per colpa loro se il futuro che loro sognavano e volevano donarci non è stato quello da loro immaginato.

Loro hanno dato la vita, noi dovremmo perpetuare e tramandare il loro ricordo.

I nostri figli e i nostri nipoti si sentiranno più ”popolo” se penseranno a chi si sacrificò per la Patria.

Oggi vedere quei ragazzini che sventolavano piccole bandiere tricolore, mi ha fatto ricordare le manifestazioni di un passato non lontano, quando vicino le lapidi di Largo Convento, venivano allestiti piccoli altarini per ogni caduto, con foto e fiori, la gente affollava la Piazza, essendo quel giorno Festa Nazionale.

Oggi però, si sono ”cancellate” delle feste, si è cancellata la commemorazione dei defunti, come si è cancellato il 4 Novembre.

Sono in completo disaccordo con chi volle che non fossero più ”feste”. Non credo che l’economia del nostro paese, per quanto disastrata, abbia potuto subire giovamenti dalla eliminazione di dette giornate. Era commovente quella folla, era la testimonianza di un popolo che si sentiva vicino a chi aveva offerto la vita anche per loro.

Uccio Missere

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