AGRICOLTORI IN RIVOLTA- Affermazioni giornalistiche offensive di certi giornali.
Come al solito la mattina leggo i giornali on line e tra i tanti leggo anche Giornali di proprietà di una Famiglia che ha sfruttato le risorse pubbliche da quasi un secolo a questa parte per poi abbandonare il territorio nazionale .
Leggevo stamane su Repubblica che secondo l’idea-pensiero di questo importante Giornale degli Agnelli e dintorni gli agricoltori che protestano rappresentano milioni di famiglie che resistono ancora lavorando in agricoltura con sudore e sangue,sarebbero al 90 per cento no vax e neofasciti. Pensando questi eccezionali maestri di penna che così etichettando produrebbero l’isolamento e con esso la dequalificazione di una protesta sacrosanta. Ma non è così.
Ma forse i Repubblica non sanno cosa significa agricoltura.
Cosa significa alzarsi di notte e tornare di notte a casa sempre sperando anche nel Buon Dio.
Forse non hanno mai sudato come sudano gli agricoltori e sentito per tutta la vita l’odore acre del letame degli allevamenti.
Forse non conosconono le tragiche delusioni prodottte da eventi atmosferici sulle produzioni.
Sicuramente non sanno quante tasse e spese e non sanno che un litro di latte viene venduto a meno di una bottiglia di acqua minerale.
Non sanno i Repubblica e dintorni che nel breve volgere di pochi anni il costo di attrezzi ,concimi,pezzi di ricambio,carburanti è aumentato in modo stratosferico e che invece il grano e altri prodotti rimane fermo se non addirittura è diminuito rispetto a quello di alcuni anni fa anche grazie a globalizzazioni di mercati voluti ed imposti da leggi comunitarie.
Chi si ribella a tasse,eliminazioni di aiuti,aumenti in agricoltura non è etichettabile come vorrebbero certi Signori.
CHI OGGI SI RIBBELLA E’ GENTE CHE NON CE LA FA PIU’ ED E’ RIDOTTO ALLA DISPERAZIONE ECONOMICA E SOCIALE ANCHE PER COLPA DI AMICI E COMPARI DI CHI VUOLE COMBATTERLI ETICHETTANDOLI.
Uccio Missere
(Immagine da foggiatoday.it )