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Ciracì (Direzione Italia): «Soddisfatto per l’operazione antiterrorismo, ma non bisogna abbassare la guardia: urge un freno all’accoglienza nel Brindisino»

 

Ciracì (Direzione Italia): «Soddisfatto per l’operazione antiterrorismo, ma non bisogna abbassare la guardia: urge un freno all’accoglienza nel Brindisino»

 

L’On. Nicola Ciracì (Direzione Italia) esprime soddisfazione e gratitudine alle forze dell’ordine e alla magistratura dopo l’arresto e l’espulsione, ieri, di due presunti terroristi transitati, peraltro, dal Cara-Cie di Restinco. Il deputato era stato protagonista, nei mesi scorsi, di un tour per la sicurezza del cittadino durante il quale aveva sollevato il problema dell’eccessivo numero di migranti in provincia di Brindisi e dei conseguenti rischi di radicalizzazione.

«Nei prossimi giorni – dichiara – mi recherò personalmente dal questore di Brindisi Maurizio Masciopinto per ringraziarlo e per invitarlo a proseguire lungo il solco che mi pare sia stato finalmente tracciato: da una parte la prevenzione, dall’altra la repressione».

«Mi auguro – prosegue – anche alla luce dell’ennesimo sbarco di ieri, con la Finanza che ha soccorso nel Canale d’Otranto più di cento migranti, che la guardia resti alta poiché i centri di accoglienza del Brindisino e del Salento in genere sono ormai al collasso e il numero degli ospiti è spropositato rispetto alla loro effettiva capienza».

«I costi sociali, oltre che di ordine e sicurezza, derivanti da questa situazione – continua – sono altissimi e il pericolo d’infiltrazioni terroristiche appare più che concreto, come purtroppo è emerso proprio di recente: è chiaro che se i flussi migratori, specie con l’arrivo della bella stagione, s’intensificheranno, potrebbe non essere sufficiente a fronteggiarli la professionalità delle nostre forze di polizia».

«So di poter sembrare ripetitivo – aggiunge – ma credo che noi abbiamo già dato ed è giunto il momento che anche il resto d’Italia e la stessa Europa si facciano carico di una consistente quota di un fenomeno, quello migratorio, che non può e non deve essere in alcun modo e per nessun motivo sottovalutato».

«Dal mio canto – conclude – continuerò a farmi portavoce presso le Istituzioni dei timori, delle preoccupazioni e delle istanze che non contraddistinguono soltanto la mia parte politica, ma provengono direttamente dalla popolazione».  

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