Lecce, getta la convivente dall’auto e prova a investirla: far west al semaforo
Ci sarebbe un retroscena di violenze domestiche all’origine del pomeriggio di follia di ieri sulla Lecce-San Cataldo. Scene da film quelle a cui hanno assistito diversi automobilisti. E l’intervento della polizia è stato provvidenziale: perché sarebbe potuta finire con una tragedia consumata sotto gli occhi di due babini.
Tutto è cominciato all’altezza di via Magellano, nei pressi del Villaggio Adriatico.
Verso le ore 18.30 alla Polizia sono infatti giunte numerose segnalazioni in base alle quali sulla Lecce – San Cataldo era in corso una violenta lite in strada.
Giunte sul posto, le volanti riscontravano la presenza di un uomo particolarmente agitato che si scagliava contro chiunque con pugni e morsi, causando così la reazione dei presenti loro malgrado coinvolti nella vicenda e che cercavano di bloccare la furia del ragazzo. L’uomo si trovava all’interno di una delle due auto (una Cinquecento nera e una Fiat Punto grigia) risultata poi essere l’auto della sua compagna ed era sceso dando di matto, picchiando chiunque gli capitasse a tiro. Gli altri, evidentemente, non sono rimasti a guardare. E così ne è nata una rissa che ha coinvolto anche le auto, ferme sulla carreggiata, distrutte forse da lanci di pietre. Ne ha fatto le spese anche un automobilista di passaggio che si era fermato per prestare aiuto.
Il tutto, però, non è nato da un tamponamento – come era apparso in un primo momento – bensì dall’aggressione dell’uomo D. P., leccese di 28 anni, alla sua convivente, scaraventata per strada al culmine di un litigio, andato in scena di fronte ai due figli piccoli.
L’uomo a quanto pare, ha aperto lo sportello spingendo fuori la compagna e ha poi provato a investirla non riuscendo nel suo intento solo perché uno degli sportelli è rimasto incastrato nel guard rail.
Quando si è visto circondato dai presenti ha preso una delle auto ed è fuggito in modo repentino e pericoloso tanto da andare più volte a collidere contro il guard-rail, cercando di mettere sotto chiunque fosse lungo la sua traiettoria.
Non contento dei danni che stava procurando, l’uomo preso dalla furia ha scagliato anche grossi massi contro le persone presenti.
Nonostante la violenza manifestata dall’uomo, gli operatori dopo anche un inseguimento riuscivano a bloccarlo e ad ammanettarlo.
L’uomo veniva arrestato per tentato omicidio, furto aggravato, atti persecutori, minacce gravi e lesioni, resistenza oltraggio e violenza a Pubblico Ufficiale e tradotto in carcere. Su di lui ora pesa anche l’accusa di violenze dopo la denuncia sporta dalla donna che ha infatti raccontanto agli inquirenti di essere vittima di violenze da oltre due anni. Già lo scorso anno aveva presentato una prima denuncia, ritirata poi dietro le minacce dell’uomo.
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