Erchie – Conferenza stampa, Margheriti parla dopo la scarcerazione “Sono innocente, mai preso denaro”

E’ tornato in libertà dopo oltre tre mesi di custodia cautelare ai domiciliari il sindaco di Erchie Giuseppe Antonio Salvatore Margheriti. Il primo cittadino venne arrestato con l’accusa di corruzione il 4 luglio scorso dalla squadra mobile di Brindisi e con lui, all’epoca dei fatti contestati il suo ex vice sindaco Domenico Margheriti, per presunta tangente per l’appalto di lavori in zona pip del paese. Tornato libero, il primo cittadino, assistito dal suo avvocato Raffaele Missere, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale, incalzato dalle domande dei giornalisti presenti, ha voluto chiarire la sua posizione in merito alle indagini della procura, ai provvedimenti cautelari, alla sua scarcerazione, al rifiuto di dimettersi dalla carica di sindaco, al futuro della sua amministrazione che è rimasta in piedi nel pieno delle funzioni e continua ad assicurare la normale gestione comunale.

Margheriti non ha saputo mascherare lo stato la profonda amarezza per una vicenda umana e giudiziaria che lo ha segnato profondamente: “posso dire, ha esordito rispondendo alla prima domanda, che dopo la morte di mio padre, questa vicenda rappresenta il periodo più brutto e drammatico della mia vita. Vedermi ristretto in casa ai domiciliari sapendo di non aver commesso alcun reato e di aver fornito al pubblico ministero i necessari chiarimenti e documenti che attestano e certificano la mia totale estraneità ai fatti contestati, brucia ancora di più. Non ho voluto dimettermi per queste ragioni e per rispetto dei cittadini di Erchie che nel 2015 mi votarono insieme ad un gruppo di giovani valorosi, capaci, seri, onesti e volenterosi che sono il vanto della mia amministrazione. MIl sindaco Margheriti si mostra sicuro e convinto di aver smontato pezzo dopo pezzo l’atto di accusa formulato dal pubblico ministero sulla scorta delle indagini della polizia giudiziaria, e accolto dal gip nell’ordinanza di custodia cautelare. Qui interviene il suo avvocato Raffaele Missere, che esordisce precisando: “non facciamo battaglie contro, facciamo battaglie per, non vado contro la procura o contro i giudici, faccio la battaglia a sostegno e difesa dell’onorabilità e onestà del mio cliente”. Missere si spende e richiama le 36 pagine di memoria difensiva consegnate alla Procura:e precisa “sin d’ora, abbiamo documentazione utile a dimostrare la completa estraneità di Margheriti ai due episodi di corruzione che gli vengono addebitati, poi allarga e con una sciabolata chiama in causa una parte del mondo politico ercolano, che pensa di fare la lotta politica con esposti farciti di accuse che si rivelano poi infondate, diffamatorie e calunniose.

L’esito dell’inchiesta sull’assenteismo di impiegati e di peculato su amministratori conclusasi di recente con l’archiviazione lo dimostra ampiamente. Perciò ha concluso l’avv Missere, noi abbiamo fatto e faremo quanto necessario per giungere ad una completa assoluzione del primo cittadino di Erchie, non ci fermeremo neanche di fronte ad eventuali tecnicismi procedurali, “non accetteremo soluzioni equivoche, andremo avanti perché vogliamo dimostrare nel processo, dinanzi ai giudici, innanzi ai nostri giudici, non a quelli degli altri, ai giudici del tribunale di Brindisi, che Giuseppe Margheriti, non ha mai richiesto ne ricevuto danaro da alcuno, non ha mai agito contro la pubblica amministrazione che oggi rappresenta come primo cittadino del comune di Erchie”. Alla domanda se tornerà presto al suo posto di primo cittadino, Margheriti ha confermato che nel corso della prossima settimana tornerà certamente al lavoro, ha bisogno di qualche giorno ancora per smaltire le tossine della forzata lunga assenza e poi, non c’è fretta “sono ben rappresentato e sostituito dal vice sindaco e da uno staff di amministratori che nonostante la giovane età, hanno dimostrato in questi tre mesi di mia assenza, maturità, senso di responsabilità, serietà e affidabilità gestionale”.

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