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Depuratore, l’on Macina presenta due esposti ai carabinieri

fonte lavocedimanduria.it

Sono regolari i lavori in corso per la costruzione del nuovo depuratore di Manduria e Sava in località Urmo-Specchiarica nelle marine di Manduria? Il cantiere aperto il 15 aprile scorso, rispetta le prescrizioni imposte dalla commissione paesaggistica del comune di Manduria? Se lo è chiesto la parlamentare del Movimento 5 Stelle, Anna Macina, che per avere risposte ha firmato due esposti presentati ai carabinieri della stazione di Avetrana e al comando forestale dell’Arma. Il deposito degli atti è avvenuto già alcuni giorni addietro e le prime ispezioni sul posto da parte degli investigatori della forestale sarebbero già avvenute. Al momento non si conosce l’esito delle verifiche il cui risultato sarà comunicato in via riservata alla deputata di Erchie che si distingue ancora una volta tra i più convinti oppositori dell’opera osteggiata dalle popolazioni ma accettata, seppure a malincuore, dagli enti e dai comitati ambientalisti che sull’argomento sembrano aver sotterrato l’ascia.

Scarse anche le notizie in merito ai quesiti posti dalla grillina nei due esposti. Sicuramente l’attenzione agli obblighi contenuti nel certificato paesaggistico che prevedeva, ad esempio, il rispetto della vegetazione spontanea (macchia mediterranea) esistente nella zona cantierizzata e il divieto di usare mezzi pesanti. Particolare quest’ultimo che dalle immagini di ruspe e grossi camion in movimento fatte circolare dalle poche sacche di resistenza ancora presenti nei comitati di lotta, non sembra sia fatto rispettare. Un altro vincolo imposto dalla commissione paesaggistica era quello delle dimensioni della strada d’accesso al cantiere che ordina un restringimento del tracciato originario.

Mentre si attende l’esito di questi due dettagliati esposti, non si hanno notizie delle altre iniziative di contrasto messe in campo da altri movimenti di protesta. Quello degli ambientalisti manduriani dell’associazione Azzurro Jonio, ad esempio che avevano promesso un ricorso al Tribunale amministrativo di cui, al momento, non si conoscono gli esiti. L’avvocato Francesco Di Lauro che se ne stava occupando con il suo collega milanese, l’amministrativista Claudio Linzola, ha presentato una domanda di accesso agli atti al comune di Manduria.

L’onorevole Macina, da parte sua, prima di presentare gli esposti, aveva già prodotto sull’argomento un’interrogazione parlamentare senza alcun esito noto. Stessa cosa aveva fatto il senatore Gaetano Quagliariello del movimento «Idea». Dall’Acquedotto pugliese e dalla Regione Puglia, intanto, non si formalizzano le parti mancanti del progetto, quella relativa agli scarichi emergenziali e all’utilizzo ai fini irrigui dei reflui depurati.